Una scelta, quella del Sindaco, che se fosse passata avrebbe significato la chiusura dell’università a Trapani, già messa a rischio dalla cessazione della Provincia di Trapani, che dell’ente è il principale sostenitore.
E’ per questo che dopo la pubblicazione della notizia da parte del nostro giornale, sulla vicenda si erano mossi in tanti, a cominciare proprio dagli studenti universitari marsalesi, capeggiati da Giuseppe Giacalone, che frequenta la facoltà di giurisprudenza del Polo Didattico e Gaspare Lentini. I ragazzi hanno chiesto di essere ascoltati in commissione, hanno spiegato ai consiglieri che l’università di Trapani è per loro - per varie ragioni - e per il territorio fondamentale. E alla fine li hanno convinti: ieri, infatti, la mozione del consigliere Gandolfo, contraria al ritiro del Comune di Marsala dal Consorzio, è passata all’unanimità.
Dichiara Gaspare Lentini: “Ringrazio il Presidente del Consiglio,per la disponibilità e per la sapiente direzione dei lunghi e travagliata lavori d'aula, ringrazio il consiglio per la maturità mostrata,oggi hanno vinto non solo gli studenti ma Marsala e i Marsalesi tutti,mi auguro che il mio impegno la mia caparbietà sia un'incoraggiamento soprattutto per i giovani come me a portare avanti le battaglie e a sacrificarsi per le cose in cui si crede”. Aggiunge Giuseppe Giacalone: "Abbiamo vinto. Abbiamo vinto insieme al consiglio comunale, che compatto, all'unanimità, soltanto alle 21 circa, con 18 consiglieri presenti, ha votato contro, bocciando sonoramente la delibera dell'Amministrazione comunale, volta a tagliare i fondi al nostro Polo Universitario di Trapani. Contenti, stanchi, sfiniti. 4 ore intense, di arringa, di dibattito. Ma sapevamo, che questa era la volta buona".
La cosa grave è che il Sindaco Adamo non vuole tornare sui suoi passi, e ha fatto sapere al consiglio che considera carta straccia la decisione dell’assemblea di non rescindere dal consorzio. Ecco la sua dichiarazione: “Apprendo con rammarico che la civica assemblea di palazzo VII Aprile ha respinto la nostra proposta di non aderire più alla Libera Università di Trapani. Voglio chiarire che il nostro “no” deriva dal fatto che a Trapani esiste solamente una facoltà, quella di Giurisprudenza nettamente insufficiente per soddisfare la richiesta formativa universitaria del trapanese. In questo momento di grave crisi economica non intendiamo sottrarre 100 mila euro al bilancio comunale per confermare l’adesione al Consorzio Universitario. Preferiamo destinare queste finanze comunali ai servizi sociali, al potenziamento dei trasporti, alla manutenzione delle strade, al sostegno dell’economia, alla promozione turistica e ad altri interventi in favore dei marsalesi. Da parte nostra non iscriveremo a bilancio nessuna somma per l’Università di Trapani. Se vorranno potranno farlo i consiglieri comunali che dovranno stabilire in quali capitoli reperire i fondi”. La replica arriva al Sindaco da un consigliere della sua maggioranza, Guglielmo Anastasi: "Mi sembra strano che si tolgano 100.000 euro dal capitolo della manutenzione delle strade per fare l'obbobrio di Porta Nuova, e ora si giustifichi il mancato contributo di 100.000 euro al Consorzio dicendo, tra l'altro, che bisogna pensare alla manutenzione delle strade. Stando alle parole del Sindaco, sembra che il consiglio comunale non abbia motivo di esistere...allora se la nostra volontà non viene più riconosciuta da un Sindaco così autoritario, ci mandi tutti a casa...".