Lo scopo è, da un lato, quello di aggredire i capitali illecitamente accumulati, attraverso la confisca di beni e proventi delle attività delittuose oltrechè delle aziende finanziate con capitali mafiosi e, dall’altro, prevenire la formazione dei patrimoni criminali, attraverso l’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette, le ispezioni antiriciclaggio ed i controlli transfrontalieri sui movimenti di valuta. In particolare, sono stati eseguiti accertamenti patrimoniali antimafia nei confronti di 3.540 persone che hanno portato a sequestri di beni e richieste di sequestro all’Autorità Giudiziaria per oltre 2,49 miliardi di euro. A 96,7 milioni di euro ammonta il valore dei beni confiscati da inizio anno e, quindi, definitivamente entrati nel patrimonio dello Stato. La lotta al riciclaggio di capitali “sporchi” è stata sviluppata attraverso 276 indagini di polizia giudiziaria e l’approfondimento investigativo di 5.457 segnalazioni di operazioni sospette per intercettare i flussi finanziari di provenienza illecita, individuando oltre 4 miliardi di euro oggetto di riciclaggio ovvero di trasferimento illecito, in denaro contante e titoli, da e verso l’estero. Inoltre, sono stati denunciati 2.417 responsabili di reati bancari, finanziari, societari e fallimentari unitamente a 223 usurai, di cui 31 tratti in arresto. Questi sono i dati diffusi in occasione del 239° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza.