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25/07/2013 06:40:00

I Comuni del trapanese e la legalità. Ad un anno dal protocollo, si può fare di più

A un anno dalla firma del Protocollo d'intesa per l'adozione di strategie condivise in funzione antimafia e di prevenzione della corruzione, sottoscritto  dai sindaci dei 24 Comuni della Provincia di Trapani, sono stati illustrati, nel corso di un incontro svoltosi  in Prefettura, i primi risultati. 

All'incontro, coordinato dal prefetto Marilisa Magno, c'erano sindaci (non tutti...) parlamentari e autorità civili e militari e gli assessori al Territorio Maria Lo Bello e alle Autonomie locali Patrizia Valenti. Pantelleria è il Comune più virtuoso, in provincia di Trapani, nel monitoraggio degli appalti, dei servizi e dei fornitori. Maglia nera per Valderice, Calatafimi e San Vito Lo Capo. Castellammare del Golfo è invece il Comune più virtuoso nella gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Il monitoraggio è stato effettuato sulla base di alcuni questionari inviati a tutti gli uffici comunali. Non tutti hanno hanno risposto. Cinque Comuni, Custonaci, Favignana, Paceco, Salaparuta e Vita, nonostante abbiano sottoscritto un anno fa il protocollo d'intesa, non hanno fornito risposte.   Il vice prefetto Rosa Maria Di Lisi ha sottolineato l'importanza di un'adeguata gestione dei beni confiscati alla mafia. 

C'erano anche i deputati M5S Valentina Palmeri (Ars) e Maurizio Sant'Angelo (Senato, nella foto) all'incontro. In coda al convegno i due deputati hanno incontrato il Prefetto di Trapani  con il quale hanno parlato dell' “affaire” sindaco di Alcamo. Recentemente la Palmeri aveva chiesto le dimissioni di Bonventre dopo la pubblicazione, da parte dei media, di alcune intercettazioni dalle quali si evincerebbe che l’elezione alla carica di sindaco potrebbe essere stata falsata da una vera e propria compravendita di voti.

Il protocollo è stato firmato un anno fa a Trapani alla presenza del Ministro degli Interni di allora, Anna Maria Cancellieri, oggi titolare del Ministero della Giustizia. L'anno scorso, tra l'altro, ci fu la singolare circostanza che a firmare il protocollo, senza che nessuno tra i presenti battesse ciglio, vi era anche il Sindaco di allora di Valderice, Camillo Iovino, fresco di condanna per favoreggiamento ad un imprenditore condannato per mafia. 

Il nostro territorio, sul fronte del rapporto tra criminalità e pubblici amministratori, vive in questo senso un periodo tormentato. A Valderice, come alla Provincia Regionale di Trapani, sono stati inviati gli ispettori per valutare il possibile scioglimento degli enti per infilitrazioni mafiose. Due ex Sindaci, Di Marzo (Pantelleria) e Caravà (Campobello) sono stati arrestati per corruzione e mafia. Campobello è poi stato sciolto per mafia, come anche il Comune di Salemi, in cui era Sindaco Vittorio Sgarbi.