Alessio, barbiere 43enne di Frosinone, ed il suo compagno Diego, avevano scelto la Sicilia per le vacanze estive, prenotando in un hotel di Marsala.
Purtroppo, però, quello che doveva essere un soggiorno rigenerante si è trasformato in un incubo. Per loro insulti e gesti di scherno in quantità, solo perché gay.
L’intolleranza degli altri turisti per la loro omosessualità vissuta alla luce del sole è stata oltremodo evidente: secondo le dichiarazioni pubblicate su siciliainformazioni.com i due venivano guardati come bestie rare.
“A parte le risatine e le toccatine di orecchie alle quali siamo abituati, scrive Conte ogni volta che entriamo in piscina la gente si allontana da noi e ci guarda come fossimo due rare bestie”.Di più. Sotto la porta del loro appartamento sono stati recapitati bigliettini ingiuriosi e minatori con scritte del tipo: “Andate via brutti froci!”, “Vergognatevi, la vostra omosessualità turba i nostri figli! Andatevene!”.
La coppia bersagliata ha deciso di rendere pubblica la propria esperienza soprattutto per provare a sensibilizzare le tante persone che vedono ancora l’omosessualità come un tabù. “Credo che sia inaccettabile – ha affermato uno dei due – che in un paese civile ancora possano accadere di questi episodi, ma non mi meraviglia che poi accadano fatti come quelli di Roma (il suicidio del 14enne ndr). Noi siamo adulti consapevoli e quindi riusciamo ad attutire i colpi. Spero che questi vigliacchi sappiano che le persone non si misurano attraverso le loro scelte sessuali, ma con il valore morale e personale”.