I timonieri dell’Associazione Nautica Sebina hanno conquistato il primo ed il terzo gradino del podio mentre è stato fermato sul secondo gradino il difensore del titolo Luigi Blancato, del Circolo Velico Ortigia di Siracusa, alla guida della classifica provvisoria alla vigilia delle prove dell’ultima giornata. Un vento da 180° la cui intensità è andata incrementandosi nel corso delle prove dell’ultimo giorno ha determinato la classifica favorendo chi con venti di intensità sostenuta è abituato a trarre il massimo vantaggio.
Ad avere quindi la meglio è stato Eugenio Calabria dell’Associazione Nautica Sebina, al timone di uno scafo del Cantiere ADN, che con tre vittorie nella giornata conclusiva (7, 3, 2, 1, 1, 1) ha conquistato il titolo nazionale 2013. «Le condizioni di mare e vento sono state oggi abbastanza impegnative – ha detto Calabria – con un vento che ha soffiato con punte che raggiungevano 20 nodi ed un’onda abbastanza formata che ha dato non poco fastidio». Quarto al campionato nazionale 2012, vincitore del titolo nel 2011, nella edizione del 2009 del campionato nazionale, svoltasi proprio a Marsala, il neo campione aveva conquistato l’argento.
Autore di una brillante prima giornata di campionato, il vincitore del titolo 2012, Luigi Blancato, del Circolo Velico Ortigia di Siracusa, ancora in testa alla classifica provvisoria, dopo la quarta prova, non ha trovato un alleato ideale nella crescente intensità del vento e si è dovuto accontentare della piazza d’onore (1, 2, 1, 3, ocs, 4). «Oggi il vento è stato abbastanza forte ed ho dovuto confrontarmi con avversari abbastanza bravi soprattutto con vento forte – ha dichiarato il campione siracusano, anch’egli al timone di una barca venuta fuori dall’olandese cantiere ADN – nelle regate internazionali Calabria, con vento forte è sempre tra i primi. Mi sono allenato – ha proseguito Blancato - con condizioni che a Marsala sono quelle abituali, se il vento avesse avuto una minore intensità e fosse rimasto entro i 15 nodi, mi sarei difeso più agevolmente».
Associazione Nautica Sebina ancora sul podio, come abbiamo già detto, con Paolo Penco al timone di uno scafo firmato dal costruttore Sheurer (presente a Marsala) che chiude il campionato con la conquista del terzo posto (3,1,3,5,4,3).
Velista di lungo corso, Penco ha iniziato la sua carriera al timone di un Vaurien percorrendo poi tutta la trafila classica a bordo di barche delle classi olimpiche 470, Laser, Finn,Star. Timoniere titolatissimo in Classe A nella quale ha vinto cinque titoli italiani, tre svizzeri, ed uno francese, secondo ad un campionato europeo, quarto ad un mondiale, non nuovo ai campi di regata marsalesi in quanto vincitore del campionato nazionale nel 2009, svoltosi proprio a Marsala. Anche Penco ha giudicato abbastanza impegnative le condizioni meteo della giornata conclusiva del Campionato affermando che con queste condizioni era prevedibile che Calabria la spuntasse su tutti. «con le condizioni odierne è uno dei timonieri più forti in Europa ed al mondo».
Il presidente della Classe Marco Gaeti fa il punto sulla Classe «La Classe è in buono stato di salute, se ne è parlato nell’assemblea dei soci tenuta ieri qui a Marsala dove si è constatato che il numero degli iscritti è aumentato. L’incremento è positivo – ha aggiunto il presidente Gaeti – anche perché tra le nuove leve ci sono timonieri under 25. Proprio per venire incontro ai giovani che si avvicinano alla Classe abbiamo previsto delle forme di incentivazione che riguardano l’esonero del pagamento della iscrizione alla classe e del pagamento della iscrizione ai campionati del mondo ed europeo nel caso di qualificazione. Abbiamo deciso – ha proseguito Gaeti – di estendere queste agevolazioni anche alle donne indipendentemente dall’età. La nostra è un Classe che consente di regatare con risultati agonisticamente positivi anche in età avanzata ed è una classe, dal punto di vista tecnico, in continua evoluzione. L’ultima novità, ormai consolidata da qualche anno, è quella degli alberi che hanno raggiunto una maggiore flessibilità e che consentono di stare al trapezio, con vento medio-leggero, anche nelle andature di poppa. Lunghezza, larghezza, superficie velica e peso, oltre qualche particolare che riguarda le appendici, sono i soli parametri fissi; tutto il resto – conclude Gaeti è modificabile e costantemente si modifica evolvendo verso forme più avanzate che migliorano il rendimento delle imbarcazioni.»