Per i giudici, come scrivono alcuni quotidiani, le sue condizioni anche se gravi non sono incompatibili col regime carcerario cosiddetto duro. Negli atti esaminati dai giudici c'e' anche la trascrizione di un colloquio fatto dal padrino corleonese con la moglie in cui Provenzano chiedeva come andasse ''a putia'' cioe' la bottega. Per i giudici cio' potrebbe far pensare alla richiesta di informazioni da parte di Provenzano su come ''vadano gli affari'' che nel suo caso sarebbero ''di mafia''.
A causa delle sue condizioni di salute il processo sulla trattativa Stato - mafia a carico del boss e' stato sospeso. Lo scorso luglio il legale del mafioso, Rosalba Di Gregorio, ha presentato anche istanza di scarcerazione al giudice di sorveglianza di Parma.