"Una delle cose più belle di questa esperienza é aver visto come quei vitigni autoctoni di cui la Sicilia fino a ieri aveva dimenticato, o ignorato l'esistenza, oggi stanno tornando di attualitá grazie al lavoro di studio e ricerca che stanno facendo in questo campo" .
Cosí il wineblogger americano Luiz Alberto ha commentato la visita al "Campo di confronto vitigni autoctoni siciliani di Marsala -az. Biesina (Antonietta Genna Spanò)", gestito dall'assessorato per le Risorse Agricole UOS Marsala.
Con lui, e accompagnati dall'enologo Giacomo Ansaldi, responsabile tecnico del Centro per l'innovazione della filiera "E.Del Giudice" di Marsala, c'erano altri 13 operatori internazionali della comunicazione del vino specializzati sui new media, tra i più autorevoli e seguiti sul web. Il gruppo ha trascorso un'intera mattinata nel vigneto, per conoscere sul campo (e assaggiare) i diversi vitigni che compongono la piattaforma ampelografica della regione: una tappa, questa, tra le più importanti tra quelle che rientrano nel West Sicily Wine Blogger tour, un viaggio nel mondo del vino tra Marsala e Menfi voluto dall'Istituto Regionale della Vite e dell'Olio e organizzato con la collaborazione di Fermenti Digitali/Proposta. Una delle cose che ha impressionato di più i wineblogger é stato l'investimento sul lungo periodo rappresentato dal vigneto stesso: " La Sicilia ha capito che le radici del suo futuro sono piantate nel suo passato più remoto; c'é un tesoro che sta riscoprendo ed é molto positivo che gli stessi produttori se ne stiano rendendo conto" hanno commentato. Grande interesse hanno suscitato sia gli assaggi degli acini di diversi biotipi di uno stesso vitigno, sia quelli delle cosidette reliquie (vitigni dimenticati). La visita si é poi conclusa con la degustazione di alcuni vini tratti da antichi vitigni, accompagnati dai prodotti tipici che compongono la tradizionale schiticchiata, il pasto leggero dei contadini, organizzato dai tecnici dell'UOS Marsala.