Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
13/09/2013 04:59:58

Delitto di Ummari, Incandela cambia movente

 L'unico indagato, il trentatreenne  Antonino Incandela, di Fulgatore, frazione vicina a quella di Ummari e dove padre Di Stefano ha vissuto per decenni, ha parzialmente ritrattato il movente del suo omicidio. Incandela all'inizio aveva detto che aveva ucciso padre Di Stefano involontariamente. "Volevo solo dargli una lezione - ha detto - colpendolo a bastonate nel sonno e facendolo spaventare, perchè mi infastidivano le sue omelie in chiesa". Un movente al limite della pazzia. Incandela, che era dedito a piccoli furti, incendi e altri piccoli crimini simili, si sentiva troppo biasimato dalle prediche di Di Stefano, che spesso, pare, faceva riferimento a ragazzi "che avevano preso la cattiva strada". Ma sin dall'inizio il movente era apparso un po' debole agli investigatori. Troppo sproporzionata la relazione tra il movente e l'inaudita ferocia dell'assassinio di padre Michele. E molti frequentatori della chiesa non si ricordano omelie particolarmente cariche di significati o riconducibili a Incandela, che comunque nella borgata era un personaggio noto. E lo stesso Incandela, interrogato lunedì sera dai pm, dopo essere caduto ancora una volta in contraddizione, ha svelato un nuovo movente, che pare attinente a rapporti pregressi tra i due. Don Michele e Incandela si conoscevano, ovvio. A Fulgatore Don Michele conosceva tutti gli ultimi nati da trenta anni a questa parte. E il nuovo movente atterrebbe proprio a qualche episodio del passato. Altro non è dato sapere. Oggi, intanto, al massimo lunedì, la Procura inoltrerà la richiesta di rinvio a giudizio. Orazio Rapisarda, legale di Incandela, chiederà il giudizio abbreviato, e pertanto il processo si terrà a porte chiuse, e con uno sconto di un terzo della eventuale pena. La circostanza ha fatto amareggiare non poco i cittadini di Ummari, molto legati al loro sacerdote. La sentenza potrebbe essere emessa entro l'anno in corso.