Il boss mafioso Bernardo Provenzano versa "in condizioni di grave disabilita' motoria e cognitiva, tali da non consentirgli alcuna partecipazione al processo in termini coscienti, nell'accezione piu' pregnante che tale termine rivesta in ordine alla possibilita' di un soggetto di interloquire validamente, comprendere quanto accade intorno a lui, relazionarsi al contesto, contribuire cosi' in modo valido e consapevole alla propria difesa". E' quanto scrivono i periti del Tribunale di Palermo Renato Ariatti e Andrea Stracciari nell'ultimo accertamento eseguito sulle condizioni di salute del capomafia detenuto al 41 bis. Ad inizio settembre il Tribunale di Sorveglianza di Bologna aveva negato la revoca del 41 bis perche' secondo i loro periti le condizioni di salute del boss corleonese "non giustificano l'interruzione del carcere duro". Intanto si terra' il prossimo 10 ottobre la nuova udienza sulla trattativa in cui e' imputato Provenzano, la cui posizione era stata stralciata proprio per le sue precarie condizioni di salute.