L'associazione dei familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili ha revocato la delega ad Antonio Ingroia quale avvocato di parte civile al processo palermitano sulla trattativa Stato-Mafia.
Lo rende noto la presidente dell'associazione, Giovanna Maggiani Chelli, spiegando che la decisione è stata presa per «cause di forza maggiore».
L'ex procuratore Ingroia, spiega Maggiani Chelli, «potrà esercitare la funzione di legale purtroppo solo fra un anno».
Il 30 settembre Ingroia (decaduto dalla magistratura a giugno 2013) aveva detto di essere iscritto all'Ordine degli avvocati respingendo le polemiche sulla sua presenza al processo per la trattativa Stato-mafia.
COINCIDENZA DI IMPEGNI. Sulla vicenda della revoca ha voluto precisare il motivo: «Giurerò a Roma il 10 ottobre quindi non sarei potuto andare all'udienza fissata proprio per quel giorno».
GIURAMENTO DAL 10 OTTOBRE. Infatti, a partire dal 10 ottobre, l'ex pm di Palermo è destinato a prestare giuramento nel corso della cerimonia con la quale l'Ordine degli avvocati di Roma, al quale si è iscritto, ogni giovedì 'battezza' i nuovi difensori.
A quanto si apprende, Ingroia è intenzionato ad accettare, come primo patrocinio di parte civile, l'incarico che vogliono conferirgli i familiari dell'urologo Attilio Manca, morto in circostanze che ai suoi parenti sembrano sospette - dopo 10 anni di indagini la procura di Viterbo ha archiviato il caso come suicidio in seguito all'assunzione di stupefacenti - e che potrebbero essere legate all'ipotesi che il medico abbia curato il boss Bernardo Provenzano.