Scende in campo la Prefettura nella gestione dei migranti arrivati in provincia di Trapani. Un importante convenzione con diversi comuni del territorio ha permesso in questi giorni di dare ospitalità ai tanti profughi soccorsi nel canale di Sicilia. L’emergenza immigrazione. Ci si ostina, ancora per brevità nel racconto, di chiamarla così. Emergenza. Un’emergenza infinita però. In provincia di Trapani si registra la carenza di strutture per l’ospitalità degli immigrati. Il centro di Salinagrande, il Cara, può ospitare 260 persone e in questi giorni ha sfiorato quota 400. Solo per fare un esempio, per non citare il Cie di Milo, più volte menzionato dalle organizzazioni umanitarie per lo stato di degrado in cui vivono i profughi. Il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) poi non è ancora operativo. In compenso in questi giorni la Prefettura ha messo a punto uno schema di convenzione in cui vengono delineati i servizi che le amministrazioni locali, associazioni, cooperative, e gestori dei centri dovranno rispettare. Che poi sono misure minime: come fornire pasti, beni di prima necessità, prodotti per l’igiene personale, servizi sanitari. La convenzione prevede un indennizzo di 30 euro al giorno per ogni ospite che corrisponderà direttamente la Prefettura. Ma molti enti sono a secco. Non ci sono in cassa dei tesoretti da mettere subito a disposizione. Come ad esempio alla Casa di Riposo di Marsala, dove sabato sono stati portati una sessantina di migranti somali ed eritrei. Ebbene il Giovanni XXIII naviga in una situazione di deficit perenne, per questo il commissario straordinario Ignazio Genna ha chiesto un anticipo alla Prefettura, anche se la convenzione prevede che le spese debbano essere inizialmente affrontate dai comuni e poi liquidate dalla prefettura attraverso il Ministero dell’Interno. Per l’emergenza di questi giorni il Governo ha stanziato 200 milioni di euro. Nelle strutture assegnate, i profughi non hanno obbligo di permanenza (sono per lo più richiedenti asilo o rifuggiati di guerra). Ad esempio a Marsala, nella casa di riposo, sono rimasti in una quindicina. Oltre a Marsala altre persone sono state trasferite nel comune di Valderice, qui ne sono arrivati 80. A Salinagrande sono arrivati 30 migranti, come al comune di Partanna ospitati dal Boccone del Povero “Riggirello”. Gli sbarchi intanto non si sono fermati. Ormai è anche difficile tenere il conto dei soccorsi di ogni giorno. Lunedì mattina nei pressi di Cornino sono arrivate 12 persone. A iniziare i soccorsi la Guardia costiera che ha pattugliato la zona alla ricerca della barca. Poi nel pomeriggio a terra sono state intercettate altre 28 persone che probabilmente erano assieme ai naufraghi di Cornino. Mentre sei migranti sono stati bloccati a bordo di un motoscafo al largo di Marsala da una motovedetta della Guardia di Finanza di Palermo.