Oggi si terrà, dalle 12 alle 14, presso la sede del Gruppo 6 Gdo, un' assemblea sindacale dei lavoratori per discutere le modalità delle iniziative di lotta che saranno intraprese per evitare che l'azienda chiuda, portando nel baratro i 500 dipendenti. E' una battaglia importantissima, non solo perchè l'impatto occupazionale del gruppo, che si occupa di grande distribuzione alimentare, è altissimo, soprattutto a Castelvetrano, ma perchè l'azienda è stata da poco confiscata dallo Stato italiano. Prima, apparteneva a Giuseppe Grigoli, il venditore di detersivi diventato miliardario grazie - dicono i magistrati - all'aiuto del capo di Cosa nostra, Matteo Messina Denaro, del quale era prestanome. L'impero commerciale di Grigoli era in realtà la lavanderia, da un lato, dei soldi sporchi della mafia trapanese, e dall'altro lato anche un modo per Cosa nostra di controllare il territorio, imporre prodotto e fornitori, creare il miraggio dell'occupazione stabile. Miraggio che è finito nel momento in cui l'azienda è passata dalle mani di Grigoli a quelle dell'amministratore giudiziario. Si è scoperto da subito, come accade con tutte le aziende confiscate, che in realtà il gruppo 6 Gdo era poteva macinare fatturo solo perchè "drogato" da Grigoli - Messina Denaro e dalla logica mafiosa: zero concorrenti, prezzi e condizioni imposti a lavoratori e fornitori, grande liquidità immessa sempre a tappare le falle contabili. Rientrato nell'alveo della legalità il Gruppo 6 Gdo non ha avuto vita facile, fino al dramma di questi giorni.
E' la Filcams Cgil, insieme alla Camera del lavoro di Castelvetrano,che sta portando avanti l'azione sindacale per sollecitare interventi che arginino le difficoltà di liquidità del Gruppo 6 Gd. Dopo aver proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti e scritto una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la Cgil ha chiesto e ottenuto un incontro con il sindaco di Castelvetrano per sollecitare un percorso comune volto a richiedere l'intervento delle più alte cariche dello Stato.
Il gruppo, lo ricordiamo, gestisce i supermercati Despar (Trapani, Agrigento e in parte Palermo) e i soft discount 6Store. Si tratta, per la precisione, di quarantasei supermercati nell’area vasta della Sicilia occidentale, più un grosso centro di distribuzione a Castelvetrano.
'La situazione - ha detto il segretario Gancitano - è drammatica. E' indispensabile chiedere l'intervento dello Stato affinché si risolvano i problemi finanziari del gruppo evitandone la chiusura'.
Disponibilità, in tal senso, è stata espressa dal sindaco Felice Errante che, su proposta del sindacato, ha annunciato che si attiverà per chiedere l'intervento del Ministro dell'Interno Angelino Alfano.
'L'intento - ha aggiunto il segretario Giaramita - è quello di salvaguardare la stabilità occupazionale di centinaia di lavoratori che, in un territorio come quello di Castelvetrano e dell'intera provincia, non possono perdere il posto di lavoro'.