Non è certamente un modo per sostituirsi agli Organi ed agli Enti preposti alla valorizzazione del turismo in provincia di Trapani ma, certamente, un modo per essere ancora di più protagonisti e fattivi nel rilancio socio-economico del territorio.
Su iniziativa degli albergatori e proprietari di agriturismo riuniti nel “Consorzio Pantelleria Island” che raggruppa dodici aziende della provincia di Trapani (da Pantelleria a Castelvetrano, passando per Trapani ed Erice), la settimana scorsa 13 operatori turistici polacchi sono stati ospiti in terra trapanese per avviare una serie di collaborazioni turistico-commerciali con le strutture alberghiere del territorio.
I tour operators polacchi sono rimasti letteralmente affascinati dalle molteplici bellezze del comprensorio trapanese, con particolare riguardo all’isola di Pantelleria, ed hanno mostrato un altissimo interesse verso le strutture ricettive che li hanno ospitati. In particolare, gli operatori polacchi sono rimasti colpiti dalle potenzialità del cosiddetto “turismo enogastronomico” che, unito a quello storicamente assodato del settore archeologico-naturalistico, ha li ha convinti a firmare i primi contratti commerciali.
La visita in provincia di Trapani é durata 5 giorni. Gli operatori turistici polacchi hanno visitato le riserve naturali dello Zingaro, del Monte Cofano e delle Saline per il turismo naturalistico; alcuni oleifici e cantine per il turismo enogastronomico, nonché la città di Trapani, l'isola di Pantelleria ed i siti archeologici di Segesta e Selinunte per il turismo culturale.
“L’obiettivo – afferma l’imprenditore Andrea Oddo quale portavoce del Consorzio Pantelleria Island – è quello di destagionalizzare ed aprire il territorio ai mercati stranieri grazie alle sinergie messe in atto fra gli stessi albergatori e proprietari di agriturismo della provincia di Trapani. Diciamo da anni che, per sostenere un reale rilancio dell’economia, bisogna fare sistema ed oggi, a maggior ragione, la nostra vision globale sta dimostrandosi azzeccata e vincente”.
Grazie agli accordi commerciali già stipulati, ai quali ne seguiranno altri, non sarà impresa ardua vedere nei prossimi mesi e nei prossimi anni decine di comitive dell’Est Europa nel territorio trapanese.