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07/11/2013 06:20:00

Birgi, ancora polemiche, e intanto Ryanair cambia: da Febbraio niente più posti liberi

Continua il dibattito sul futuo dell'aeroporto di Trapani Birgi.La Regione Siciliana ha formalizzato di  acquistato 2.663.834 azioni dell' Airgest, la società di gestione dell'aeroporto di Birgi, per un valore 2.557.280,64 euro. Si tratta del 49% delle azioni che erano di proprietà della Provincia.  Le azioni sono state acquistate a 0,96 euro ciascuna. La ricapitalizzazione è di 1.305.838,08 euro. La delibera del commissario straordinario Darco Pellos è scaricabile da qui.
 “La situazione dell'aeroporto Florio di Birgi è preoccupante, la possibile fuga dallo scalo del vettore Ryanair avrebbe conseguenze pesantissime per i flussi turistici dell'isola. Occorrono interventi celeri, trasparenti e nell'interesse della collettività. Per questo restiamo dubbiosi davanti alle notizie di stampa che parlano del ruolo sempre più preponderante della Camera di Commercio di Trapani, gestita dal dottor Pace, nella gestione di questa fase". Lo afferma il deputato nazionale di SEL Erasmo Palazzotto, che prosegue "Ci pare -che le numerose ombre, ultime in ordine di tempo quelle sollevate dal recente servizio della trasmissione RAI Report, relative alla gestione dell'ente camerale non dimostrino l'affidabilità istituzionale necessaria a gestire una questione di interesse strategico per la Sicilia. Proprio per queste ragioni - conclude Palazzotto- ho ritenuto opportuno indirizzare al presidente della Regione Crocetta ed all'assessore Vancheri una nota in cui si chiede di prendere in esame la possibilità di commissariare, secondo legge vigente, l'ente camerale. Una misura necessaria e non differibile per consentire alla Camera di Commercio di svolgere le proprie funzioni istituzionali al meglio”.

RYANAIR. E due. A pochi mesi dal suo primo profit warning (taglio delle stime sugli utili), Ryanair rivede ancora al ribasso i suoi profitti per il 2013. Al termine dell’esercizio, che si chiuderà a marzo, l’utile dovrebbe attestarsi tra 500 e 520 milioni di euro, in flessione rispetto alle precedenti stime comprese tra 570 e 600 milioni di euro.

L’occasione per annunciare la notizia, è stata la presentazione dei dati Ryanair sul primo semestre 2013. Un semestre in cui la compagnia aerea irlandese ha registrato un utile netto di 602 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo del 2012 (+1% rispetto a 596 milioni di euro dell’esercizio precedente). Idem per il traffico della compagnia, cresciuto di circa il 2% a 49 milioni di passeggeri. Poi la novità che ha scosso di nuovo la Borsa di Dublino, tre righe alla fine del comunicato: «Il taglio dei prezzi dei voli implica che i profitti per l’intero anno saranno inferiori rispetto a quanto precedentemente stimato. Ci aspettiamo che gli utili si attestino tra i 500 e i 520 milioni di euro».

LA BORSA - Tre righe che sono bastate a scatenare il panico alla Borsa dove Ryanair è quotata. Il titolo del vettore aereo ha cominciato ad oscillare fino ad arrivare a -12%. «La gente ha meno soldi da spendere — il commento del chief financial officer di Ryanair Howard Millar —. Abbiamo avuto un agosto fortissimo, poi è iniziato un indebolimento». Ai primi segnali di fumo, O’Leary ha annunciato un cambio di strategia. «Miglioreremo il sito e smetteremo di litigare con la gente per i bagagli, la cattiva pubblicità non ci fa bene» aveva detto al Corriere l’amministratore delegato. Poi l’annuncio ufficiale del taglio dei prezzi, il nuovo sito internet e oggi, tra le righe, un’altra novità: dal 1 febbraio, come succede già per i voli della concorrente Easyjet, non ci saranno più posti liberi. Chi vorrà scegliere il sedile migliore sull’aereo pagherà 5 euro, per tutti gli altri a scegliere sarà Ryanair con la pre-assegnazione dei posti.