Le associazioni autonome degli autotrasportatori siciliani aderiscono al fermo proclamato dal 9 al 14 dicembre 2013 da Unatras, Anita e TrasportoUnito per protestare contro la riduzione del rimborso sulle accise del gasolio prevista dal Governo.
Questa volta, le associazioni degli autotrasportatori siciliane sono unite nell'aderire al fermo dell'autotrasporto proclamato per il prossimo dicembre: nel giro di poche ore, hanno diffuso comunicati di adesione l'Aias, l'Aitras ed il Comitato Forza d'Urto. Queste realtà avevano già proclamato un fermo regionale alla fine di ottobre, sospeso in attesa degli incontri di questi giorni con i rappresentanti del Governo. Ora rilanciano la protesta, arricchendola di contenuti locali, come l'ecobonus.
Nella sua nota, l'Aias chiede anche che i trenta milioni stanziati per il contributo al trasporto combinato strada-mare per il 2011 (ma non approvati dall'Unione Europea) vengano devoluti per l'ecobonus 2010, raddoppiandone così lo stanziamento. Forza d'Urto, che rappresenta anche altre categorie produttive, ricorda che l'economia della Sicilia sta collassando, "costringendo commercianti, artigiani, agricoltori, albergatori e piccole imprese al fallimento".
Nel comunicato di adesione, l'Aitras sottolinea l'unità della categoria in questa protesta contro un Governo "che non ha in nessuna considerazione il problema dell'autotrasporto". Dalla Sardegna, arriva una nota della Fita Cna locale, che annuncia un incontro tra autotrasportatori sardi per il prossimo 23 novembre. Aderisce al fermo anche la nuova associazione Azione nel Trasporto Italiano, che raccoglie piccoli autotrasportatori ed autisti.