Sono a rischio la libertà di scelta dei cittadini e la sopravvivenza di oltre 300 imprese di carrozzeria e dei loro 700 dipendenti in provincia di Trapani.
E’ l’allarme lanciato da Luigi Giacalone, segretario Provinciale CNA, in merito a due ipotesi di provvedimenti all’esame del Governo e del Parlamento e riguardanti la riforma della disciplina RC Auto.
Il primo riguarda il pacchetto di norme del settore assicurativo, sul quale sta lavorando il sottosegretario allo sviluppo economico, sen. Simona Vicari.
Il secondo si riferisce ad una risoluzione, primo firmatario l’on. Gutgeld, in discussione presso la Commissione Finanze della Camera.
In entrambi i provvedimenti si renderebbe di fatto obbligatorio il risarcimento in “forma specifica”, vale a dire far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con l’assicurazione.
“In tal modo - sottolinea Luigi Giacalone - oltre a ledere la libertà di scelta dei consumatori, si metterebbero in ginocchio 2/3 delle imprese di carrozzeria indipendenti che non operano in convenzione con le compagnie di Assicurazione. La CNA chiede ai Parlamentari di questa provincia l’eliminazione dell’obbligo del risarcimento in forma specifica, sottolineando che esso impedirebbe ali automobilisti di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dall’officina di carrozzerie di fiducia”.
Secondo la Cna l’obbligo del risarcimento in forma specifica è incostituzionale, "perché aggira la sentenza della Corte Costituzionale del 19 Giugno 2009, n. 180, dove viene confermato che il sistema del risarcimento diretto è facoltativo e che tale sistema non può e non deve essere considerato o utilizzato come se fosse obbligatorio".
La Cna di Trapani infine rivolge un appello ai parlamentari: "in Italia è necessario arginare la lobby, trasversale e vergognosamente condizionante nel sistema politico, rappresentata dalle compagnie assicuratrici avvezze, tra l’altro, ad escogitare ogni sistema per non crearsi la concreta concorrenza sul mercato. Concorrenza che darebbe indubbi vantaggi agli automobilisti, alle imprese e a tutti i cittadini".