Ospedali a misura di donna grazie alle specialità cliniche dedicate alle principali patologie femminili e percorsi diagnostico-terapeutici dedicati. Sono questi i due principali "parametri" che hanno "laureato" con il cosiddetto "bollino rosa" 12 tra ospedali e case di cura convenzionate siciliani su un totale di 230 in tutta Italia.
Il riconoscimento che, come da tradizione ogni anno, viene conferito dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) per il 2013 è stato assegnato con tre "bollini rosa" all'ospedale «Garibaldi-Nesima» di Catania; due "bollini" sono stati assegnati all'azienda ospedaliera universitaria Policlinico di Catania per la maternità e per il presidio Rodolico; alla casa di cura "Candela" di Palermo e all'ospedale "San Raffaele-Giglio" di Cefalù. Un solo "bollino rosa", invece è stato assegnato alla casa di cura "Gretter Lucina" di Catania, all'azienda ospedaliera "Cannizzaro" di Catania, al Centro Humanitas sempre di Catania così come all'Istituto oncologico del Mediterraneo di Viagrande, alla casa di cura "Cappellani Giomi" di Messina, all'Ismett e all'ospedale "Villa Sofia" di Palermo.
Walter Ricciardi, presidente della commissione interdisciplinare che ha esaminato le "credenziali" delle 230 strutture sanitaria che hanno concorso ha evidenziato che finalmente «cominciano a esserci buoni piazzamenti anche al Sud, quindi il Programma comincia ad avere una rappresentazione nazionale di fenomeno».
Alberto Costa, vicepresidente di Onda ha auspicato che in futuro di trasformare l'assegnazione dei "bollini rosa" «in un vero e proprio programma di certificazione, cominciando a tratteggiare le caratteristiche fondamentali di un possibile "ospedale della donna"».