Comincia oggi a Marsala il processo per omicidio colposo nei confronti di Giuseppe Castelli e Ioan Trifan. I due erano alla guida delle auto (una Lancia Y e una Seat Arosa)che il 17 giugno 2012 si scontrò con lo scooter guidato dal 22enne Vincenzo Romeo. Il ragazzi viaggiava lungo la Statale 115, nel tratto per Trapani, e andò a scontrarsi con un'auto che si immise sulla sua strada arrivando da un'arteria secondaria. Sbalzato dal suo scooter, fu travolto un'altra auto che proveniva dalla direzione opposta. Il decesso fu quasi immediato. Il gravissimo incidente avvenne all'altezza di contrada Addolorata.
TRAPANI. Continua a Trapani il Pprocesso a 4 medici er omicidio colposo. Ammessa, dal giudice per le udienze preliminari Antonio Cavato, la costituzione di parte civile dei genitori di un bambino di poco più di un armo deceduto circa sei anni addietro, nel procedimento a carico di quattro medici dell'ospedale «Sant' Antonio Abate» accusati di omicidio colposo perché avrebbero contribuito a cagionarne il decesso. I due coniugi sono assistiti dall'avvocato Nino Sugamele.
Nella stessa udienza è stata autorizzata la citazione del responsabile civile individuato nell'Azienda sanitaria provincia-e. Quindi il procedimento è stato rinviato al 29 gennaio. Era il Settembre del 2011. Erminio Ma-ia Milana, medico allora in servizio nel reparto di Chirurgia pediatrica, Cinzia Malato e Pietro Di Stefano, in servizio in Pediatria e Francesco Angelo, rianimatore anestesist sono stati accusati di aver contribuito, nelle rispettive qualità, a cagionare colposamente, per tutta una serie di omissioni, il decesso di un piccolo paziente che aveva visto la luce il 29 giugno del 2006 e che era affetto dalla nascita dal morbo di Hirsprung a (una malattia congenita del colon che si manifesta con una forte difficoltà di evacuazione) Il bambino venne ricoverato nel reparto di Chirurgia pediatrica del «Sant'Antonio» perché affetto da una stipsi che si protraeva da cinque giorni, oltre che dal vomito insorto nel pomeriggio di quella stessa giornata a causa, secondo le tesi dell'accusa, della scelta del primario di Chirurgia pediatrica Maurizio Dolce (nei cui confronti è in corso il processo di Appello dopo che in primo grado era stato assolto dalla stessa accusa di omicidio colposo) di somministrargli dell'olio di ricino. Il decesso del bambino è avvenuto l'indomani.
RAPINA. Antonino Bornice, 42 anni, pregiudicato, è stato condannato a otto anni di carcere dal tribunale di Marsala per quattro tra rapine e furti commessi nel 2004. Il pubblico ministero Nicola Scalabrini aveva chiesto 10 anni e 6 mesi. Le rapine sono state commesse ai danni di rivendite di tabacchi ed esercizi commerciali. Già nel febbraio 2006, Bornice era stato condannato a 5 anni per una rapina e una tentata rapina commesse nello stesso giorno (10 novembre 2004). Allora, assieme a un complice assaltò prima un supermercato e poi una rivendita di tabacchi della periferia di Marsala, dove portò via 600 euro.
CINQUE ASSOLTI. Cinque marsalesi sono stati assolti dal giudice Vivona dall'accusa di favoreggiamento dello spaccio di droga. Si tratta di Giuseppe Lombardo, di 32 anni, Enrico Romano, di 27, Massimo Tommaso Timo, di 45, Antonino Tumbarello, di 38, e Sergio Liuzza, di 52. Erano accusati di avere aiutato Maurizio Mancini e Gaspare Mirabile, presunti spacciatori di cocaina, ad eludere le indagini della polizia. I fatti contestati si riferivano al 2010.