Il Museo del Mare di Marettimo è stato dotato di una raccolta contenente circa 139 esemplari di conchiglie del Mediterraneo con lo scopo di offrire alla popolazione studentesca una visione di questo tipo di fauna e consentirne la visita anche a turisti e cittadini e per fare parte di un progetto di divulgazione della materia nell’ambito delle istituzioni e delle scuole . Una operazione che scaturisce dalla esigenza di dotare l’isola di notizie di biologia marina e che ha avuto origine da una ricca collezione di conchiglie del Mediterraneo e dei mari tropicali, composta da esemplari raccolti e conservati da Luigi Bruno e che, purtroppo, per la mancata sensibilità degli enti locali è destinata a restare chiusa in un magazzino.
Una sintesi di un certo valore scientifico che offre uno spaccato delle conchiglie esistenti nel Mediterraneo con particolare attenzione a quelle che si trovano spiaggiate a sui litorali di Tramontana e del Ronciglio di Trapani, dove si trovano anche conchiglie di misura inferiore a ½ millimetro e tante altre con belle varietà di colori. Due fra tutte per la brillantezza di colori come la “Smaragdia viridis” con il suo brillante colore verde con leggere sfumature più intense e la Trivia pulex che spicca con il suo intenso colore marrone.
Un altro interessante passo verso la cultura del mare che viene offerto dall’Associazione CRST di Marettimo che vanta già i suoi 25 anni di storia.
Voluto da Vito Vaccaro ed accettato dal Consiglio Direttivo del CRST Marettimo questa raccolta contiene esemplari che sono stati regolarmente catalogati, inventariati e conservati .
Gli esemplari sono stati donati da Luigi Bruno, malacologo trapanese il quale nel suo programma “Trapani provincia della malacologia” ha già contribuito a formare musei di conchiglie del Mediterraneo nell’Istituto Nautico di Trapani, nel Comune di Valderice, nel Comune di Buseto Palizzolo.
Per la maggior parte si tratta di gusci appartenenti alle seguenti classi di molluschi:
- n. 85 Gasteropodi
- n. 40 Bivalvi tra cui una specie protetta ( Lithophaga lithophaga);
- n. 4 Scafopodi (Dentalium vulgare, Dentalium dentalis, Antalis entalis Dentalium rubescens);
- n. 2 Cefalopode (Sepia elegans e Lologo vulgaris/ calamaro);
- n. 4 Vermetidi;
- varie:
1) conchiglie forate a causa di predazioni,
2) strutture interne di gasteropodi,
3) egapropili, conosciuti anche come palle di mare, polpette di mare, gomitoli di
mare o patate di mare, frutti dello sfilacciamento, agglomerati sferici o ovali di
colore marrone chiaro e di consistenza feltrosa costituiti da residui fibrosi
di Posidonia oceanica che si accumulano sui litorali, sospinti dalle onde
(ovviamente non sono conchiglie).
4) Aggregazioni di vermetidi su gasteropodi e bivalvi
Vi sono presenti inoltre
- tabelle dimostrative con bivalvi predati e relativi gasteropodi predatori;
- la pubblicazione: Glossario di termini malacologici di Luigi Bruno e Gabriella
Bruno