La vertenza dei lavoratori del Gruppo 6Gdo, l'azienda confiscata a Giuseppe Grigoli, condannato per mafia, che gestisce i supermercati Despar nelle province di Trapani, Agrigento e in parte Palermo e i soft discount 6Store arriva, oggi, alle 10,30 sul tavolo dell'Ufficio provinciale del lavoro, a Trapani. Qui le parti dovranno definire la procedura per attivare la cassa integrazione straordinaria. I lavoratori, che proseguono nello stato di agitazione e che chiedono il pagamento delle mensilità arretrate, vengono sostenuti dalla Filcams Cgil di Trapani, il cui segretario provinciale Vito Gancitano ritiene «indispensabile dare un deciso segnale di permanenza e continuità dell'attività aziendale, in attesa che si perfezioni l'accordo con un eventuale acquirente interessato all'acquisizione del gruppo».
I lavoratori sono scesi in piazza la settimana scorsa al grido di "Non toccate i nostri posti di lavoro". A parlare per tutti i dipendenti è stato Roberto Margiotta, lavoratore dell’azienda confiscata per mafia a Giuseppe Grigoli e delegato sindacale della Cigl: "Qui ci sono in gioco 500 posti di lavoro. Da troppi mesi viviamo nell’incertezza. Abbiamo bisogno di risposte.Ci auguriamo che alle belle parole del ministro Alfano seguano i fatti. Noi continuiamo lo stato d’agitazione fino a quando non ci saranno atti ufficiali”.
Il Sindaco di Castelvetrano, Felice Errante, è infatti stato ricevuto dal dal ministro dell’Interno al Viminale. Alfano, nel corso del colloquio con il sindaco, aveva voluto rassicurare i lavoratori sostenendo che lo Stato eviterà la chiusura del gruppo. I lavoratori, però, rimangono preoccupati. ." Si stanno attivando tutte le procedure per salvaguardare i lavoratori e il loro futuro aziendale. Certo, non è semplice risolvere le varie situazioni che attanagliano il gruppo. Ci sono trattative in corso per una possibile cessione che tenga conto delle esigenze dei lavoratori. Sono fiducioso dopo gli incontri di Roma”, ha dichiarato Errante.
Il gruppo 6GDO (Grande Distribuzione Organizzata) fu sequestrato quattro anni fa a Grigoli, un prestanome di Matteo Messina Denaro. Quarantasei supermercati nell’area vasta della Sicilia occidentale, più un grosso centro di distribuzione a Castelvetrano, città iche ha dato i natali al boss. Un sequestro eclatante, anche perché il gruppo gestiva la rete di distribuzione in Sicilia occidentale per un noto marchio internazionale, la Despar. La sua storia testimonia come sia verità il fatto che il 94% delle aziende confiscate alle mafie sono destinate al fallimento.