E’ stata condannata a un anno, 9 mesi e 28 giorni una donna di 67 anni di Trapani accusata di essersi appropriata di 50 mila euro dell’anziana zia di cui era tutrice.
La condanna è arrivata al termine del processo che si è tenuto con il rito abbreviato presso il tribunale di Trapani. Per la donna però è scattata la sospensione condizionale della pena inflitta dal gup Lucia Fontana. La donna era accusata di peculato in quanto pubblico ufficiale vista la qualità di tutrice dell’anziana zia. Secondo l’accusa la donna si sarebbe impossessata di circa 14 mila euro dai 146.500 euro ottenuti dalla vendita di alcuni beni, rendicontando una cifra inferiore a quella realmente incassata. Inoltre la donna, secondo l’accusa, si sarebbe appropriata di 36 mila euro attraverso l’emissione di assegni bancari e prelievi bancomat non rendicontati nella procedura di tutela. L’avvocato della donna ha già annunciato di voler fare appello contro la sentenza.