Presso la sede della UIL di Via Piave a Castelvetrano si è tenuta un riunione sindacale tra le parti sociali ed i lavoratori della Mega Service;
dopo una disamina di apertura delle parti sociali sulla conduzione della vertenza, peraltro non meritevole di ulteriori approfondimenti visti i chiari dati a consuntivo;
si è ufficializzata dopo quasi sette mesi d’ istruttoria, l’approvazione da parte del Ministero del lavoro della CIGS dall’ 01/07/2013 al 30/06/2014 per le 41 unità edile sulle 66 complessive , attualmente in carico alla società.
Le procedure adesso prevedono la trasmissione dal Ministero delle relative pratiche all’INPS di Trapani , la valutazione nominale dei lavoratori all’interno del provvedimento per arrivare successivamente, alla liquidazione diretta delle spettanze – tempi previsti da un mese a salire.
L’apparente notizia che prima o poi si arriverà materialmente ad un sostegno economico passivo per il 62% del personale , ripropone ancora con più forza il dramma che investe il restante 38%, pari a 25 Unità lavorative dei Servizi, estromesse per diverso contratto dal provvedimento;
per loro è stata richiesta recentemente la Cassa integrazione in deroga che dovrà seguire un difficilissimo iter istruttorio ed in cui, come è il caso di ricordare, il governo centrale ha stanziato per la Sicilia per tutto il 2014 appena 19 Milioni di euro a fronte di un fabbisogno stimabile di 200 Milioni di euro.
Lavoratori che hanno lavorato a proprie spese per tutto il 2013 rendendo servizi all’Ente Provincia che ne ha beneficiato.
E’ evidente la profonda e sentita solidarietà dei lavoratori del Comparto Edile nei confronti dei 25 lavoratori dei Servizi, ritenendo come ovvio, che la divisione contrattuale non corrisponde in alcun modo alla divisione tra i lavoratori, ma ne rafforza gli intenti e gli obiettivi .
La situazione di stagnazione che ha accompagnato l’anomale vertenza, prosegue anche sul fronte decreti ingiuntivi per i quali probabilmente a seguito delle pressioni esercitate, si è superato il blocco procedurale presso il Giudice del lavoro, ma si resta ancora in attesa dell’esecutività che potrà essere resa soltanto dal Giudice delle esecuzioni , il tutto con una grande incertezza sulla disponibilità finanziaria restante per i lavoratori da parte dell’Ente Provincia.