Nell’ormai lontano 29 luglio dello scorso anno ho fatto una richiesta come primo firmatario al Ministero dell'Interno chiedendo di sapere quali atti intendesse “adottare al fine di tutelare le competenze acquisite dagli inquirenti sul fronte della lotta alla mafia ed evitare trasferimenti di funzionari e dirigenti che dopo aver manifestato indubbie capacità investigative in particolar modo in Sicilia rischiano di essere spostati in ufficio lontani la fronte mafioso vanificando in tal modo il loro operato svilendo le competenze e gli sforzi profusi nella lotta alla criminalità organizzata”.
In particolare mi riferivo al recente, per allora, trasferimento di Giuseppe Linares presso la Dia di Napoli.
Linares, come tutti sanno, si è contraddistinto a Trapani per la strenua lotta contro la criminalità organizzata di stampo mafioso.
Il ministro Alfano qualche settimana fa mi aveva risposto che avrebbe riferito in Commissione Antimafia ora, invece, stranamente, ha cambiato idea ed oggi riferirà in aula del Senato alle 16.
Vedremo cosa dovrà dire, ciò che è certo è che i trasferimenti di persone valide come Linares dovrebbero essere prima discussi con le procure con le quali hanno lavorato per tanti anni.
Sottrarre alla Sicilia uomini così preparati, profondi conoscitori delle dinamiche del territorio, coraggiosi ed impegnati nello stanare latitanti e mafiosi e soprattutto che si sono dedicati alla cattura di Matteo Messina Denaro significa dare il colpo di grazia alla speranza dei siciliani di liberarsi del fenomeno mafioso.
Vincenzo Maurizio Santangelo
Portavoce M5S Senato