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15/02/2014 06:45:00

Tares a Marsala. Scrive Mario: "Ingiusta. Complimenti ai consiglieri comunali"

Gentile Direttore,
la nostra è una famiglia marsalese che da anni si è trasferita a Palermo per motivi di lavoro. Siamo proprietari di una casa, a Marsala, per la quale paghiamo le tasse (imu, tassa sui rifiuti, spese condominiali, etc,). E’ a nostra disposizione e abitata, se così si può dire, circa 50 giorni all’anno, perlopiù nei fine settimana e qualche giorno in più d’estate (il tutto è verificabile attraverso i consumi di luce e gas).
Relativamente alla tassa sui rifiuti abbiamo usufruito, in quanto non residenti, della riduzione di un terzo circa della tariffa passando dai 92 euro circa del periodo 2005/2009 ai 147 euro del periodo 2010/2012, praticamente raddoppiata, in contemporanea con l’arrivo di “Ato 1 Terra dei Fenici” e della raccolta differenziata che in quasi tutto il mondo civile produce ricchezza, da noi forse solo clientele.
Adesso tra acconto e l’arrivo, in questi giorni, dell’avviso di pagamento del saldo Tares 2013 il conto è praticamente triplicato. Chieste informazioni all’AIPA di Marsala, mi si dice che nel nostro caso, di non residenti e non domiciliati, il Regolamento Tares (delibere del C.C. n. 200 e 201 del 29.11.2013) non prevede le agevolazioni previste dalla precedente Tarsu 2012 e in più viene assunto, in mancanza di un numero di occupanti ricavato/dichiarato dall’utente (ma quando mai ci è stato chiesto dall’AIPA quante persone occupano la casa?) come numero di occupanti quello forfettario di quattro unità.
Morale della favola tra Palermo e Marsala paghiamo la Tares per OTTO persone, ma siamo in quattro.
Su tutte una serie di considerazioni generali, sull’aumento esponenziale del costo della raccolta dei rifiuti, vi rimando alla puntuale lettera, da Lei pubblicata, di Pino Amodeo, del sindacato Adoc, nonché ai diversi interventi sulla stampa locale, dalla Cisl di Marsala, dagli abitanti del quartiere Sappusi, dall’avvocato Piera Pantaleo, Difensore Civico, che è intervenuto proponendo la sospensione della riscossione della Tares, interventi nei quali sono stati messi in risalto, i molteplici aspetti di iniquità e ingiustizia presenti nella Tares 2013.
Detto ciò ho cercato di capire dove sta l’inghippo perché risulta evidente che il Regolamento è stato comunque approvato dal Consiglio Comunale e viene da pensare che nel votare le delibere n. 200 e 201 del 29.11.2013 (Regolamento Tares) nella migliore delle ipotesi … “i nostri politici” o erano distratti o, peggio, hanno deciso di far pagare ai cittadini il costo spropositato del sistema rifiuti in città.
A fugare ogni dubbio e a mettere le cose in chiaro è sopraggiunto Guglielmo Anastasi, consigliere comunale di Forza Italia a Marsala, che in un’intervista a Marsala.it sulla vicenda ha, tra l’altro, candidamente dichiarato: "Il consiglio comunale è stato obbligato a mettere la Tares per coprire i circa 15 milioni di euro che ogni anno paghiamo per la raccolta differenziata. Dato che lo Stato e la Regione non girano più soldi ai comuni, se non li versano i cittadini si va a sforare il patto di stabilità, con conseguenze pesanti per il Comune che rischia di fallire. Bene, se il comune non vuole fallire evitiamo di fare spese superflue per poi tassare ancora di più i cittadini. E ancora: “Noi consiglieri comunali rischiamo di essere linciati dai cittadini perchè il messaggio che passa è il consigliere comunale ha voluto la Tares. Ma noi, o la votavamo o rischiavamo di finire in dissesto finanziario. Non avevamo scelta.” – Complimenti, ribadisco io.
Adesso suggerirei sommessamente ai “nostri consiglieri comunali”: perché non approfittate dell’atto amministrativo con il quale la Giunta Municipale, presieduta dal Sindaco, on. Giulia Adamo, propone al Consiglio Comunale di deliberare la proroga delle scadenze fino ad aprile, del saldo Tares, e in questo lasso di tempo convocare d’urgenza per modificare/correggere, perlomeno negli aspetti più “ingiusti”, il Regolamento TaRES eliminando appunto quanto di iniquo presenta.
Inoltre, accogliendo l’invito che viene adesso da più parti, di evitare di fare spese superflue con la conseguenza di dover poi tassare ancora di più i cittadini, chiedo ai Consiglieri Comunali, alla Giunta e al Sindaco di seguire l’esempio di Mauro Riccioni, 42 anni, fa l'avvocato ed è sindaco di Gagliole, piccolo paese di 731 anime in provincia di Macerata che ha posto in essere il taglio della sua indennità, dei suoi rimborsi spese così come quelli del suo vice e dei consiglieri comunali, così potreste evitare di andare incontro al probabile linciaggio da parte dei cittadini di Marsala, come paventato sempre da Anastasi.


Grazie per l’ospitalità
 

Mario Territo