Il pubblico ministero Franco Belvisi ha chiesto il rinvio a giudizio, con l’accusa di peculato, del sindaco di Trapani Vito Damiano. Secondo gli inquirenti il primo cittadino avrebbe indebitamente utilizzato l’auto di servizio per recarsi allo stadio ed al palazzetto dello sport a seguire le partite. A Damiano vengono contestati altri due episodi di utilizzo improprio dell’auto comunale che sarebbe stata adoperata anche per recarsi dal barbiere e presso un deposito di auto. L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 12 marzo.
Quando ha ricevuto l'avviso di garanzia il Sindaco si era detto sicuro che tutto si sarebbe risolto in una bolla di sapone. "Un conto è assistere a una partita di calcio altra cosa è, nel ruolo di sindaco, presenziare" spiegò ai giudici l' ex generale dell'Arma dei Carabinieri eletto nel 2012 con il Pdl. Ma al momento non li ha convinti....
A riferire dell'indagine per uso improprio dell'auto di servizio, fu, a margine di una conferenza stampa proprio lo stesso Damiano, che dichiarò di sentirsi "assolutamente sereno ma molto amareggiato" per quanto contestatogli dalla Procura della Repubblica di Trapani. "Ho usato l'auto di servizio per ragioni istituzionali - ha affermato il sindaco - se le ragioni istituzionali possono essere interpretate è un altro discorso".
"Con l'automobile di rappresentanza - ha detto - non sono andato nè a fare la spesa nè in vacanza ma ho presenziato, nel mio ruolo di sindaco, a una partita di calcio".
Sull'indagine la procura mantiene riserbo e non è stato reso noto se l'avviso di garanzia sia scaturito da una denuncia di un anonimo o di un soggetto ben preciso.
"Se la denuncia non dovesse risultare anonima - aveva annunciato il sindaco Damiano - presenterò una contro denuncia per calunnia".
A Trapani si discute intanto sull'altra indagine, dai risvolti clamorosi , avviata dalla Procura della Repubblica. Come abbiamo raccontato ieri, personale delle sezioni di Polizia giudiziaria della Polizia di Stato e della Guardia Forestale hanno eseguito, nell'ambito di un'inchiesta per corruzione, una serie di perquisizioni domiciliari presso le abitazioni di Totò La Pica, capogruppo del Nuovo Centrodestra al Consiglio comunale di Trapani, Cettina Spataro, consigliere comunale di Favignana ed ex assessore provinciale al Turismo, Vito Santoro, ex coordinatore comunale del Polo della Libertà, e Luigi Manuguerra, esponente di Forza Italia.
Nel corso delle ispezioni sono state sequestrate alcune carte che saranno attentamente vagliate nei prossimi giorni dagli inquirenti. Non sono chiari ancora né i fatti contestati, né il contesto in cui sarebbero maturati.
L'inchiesta è coordinata dai sostituti procuratore Andrea Tarondo e Sara Morri. Bocche cucite negli uffici giudiziari.
In questo clima di tensione, chissà se subirò ulteriori slittamenti il rimpasto di Giunta. Il Sindaco lunedì ha nominato il suo portavoce. Si tratta di Franco Marrone, giornalista e dipendente del Comune. Ha finora lavorato all'Ufficio relazioni con il pubblico. Si tratta di un incarico fiduciario ma «senza costi aggiuntivi per l'ente», si legge nel decreto di nomina. Marrone dovrà occuparsi dei «rapporti di carattere politico-istituzionale con gli organi d'informazione».
Lo scorso 22 gennaio il sindaco ha proceduto ad un'altra nomina, quella del capo di gabinetto. A dirigere lo staff del sindaco è stata chiamata Maria Grillo, che ha preso il posto di Maria Cammarata. Per il rimpasto,i nomi che continuano ad essere in prima linea sono quelli di Franco Todaro e Cristina Cusenza per il Mir-Articolo 4, - le quotazioni del primo sarebbero tornate al rialzo, dopo un brusco arretramento - Girolamo Ponzio e Gianni Basiricò per il Nuovo Centrodestra, Salvatore Parisi in quota al sindaco ed unico riconfermato dell'attuale giunta, e Francesco di Bono in rappresentanza del gruppo consiliare «Insieme per Trapani», che fa riferimento al presidente del consiglio Peppe Bianco. L'aula è stata convocata per oggi alle ore 19 ed il sindaco dovrebbe arrivarci con la nuova giunta.