Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
20/02/2014 06:25:00

Crocetta manda Ingroia commissario della Provincia di Trapani. Gli auguri di D'Alì

 Quante ne sta combinando Crocetta con le province? Ricapitoliamo: le doveva abolire, e per questo ha sciolto gli enti e ha nominato dei commissari. Solo che è passata la prima tornata di commissari, e non si è fatto nulla. E' passata la seconda, e non si è fatto nulla per capire cosa fare di quello che resta delle province. Allora c'è stata una terza infornata di commissari - a Trapani è rimasto Darco Pellos - e doveva essere l'ultima, perchè il disegno di legge sui liberi consorzi nel frattempo è approdato all'Ars. E' invece, come raccontano le cronache politiche di questi ultimi giorni, l'Ars non è riuscita ancora ad approvare la legge. I commissari sono scaduti - come ha fatto rilevare il senatore Antonio D'Alì - e Pellos non può essere confermato perchè chiamato ad un altro incarico istituzionale a Roma. E chi ti manda Crocetta a Trapani? Antonio Ingroia, l'ex magistrato ormai impegnato in politica con il suo movimento Rivoluzione Civile e già commissario di Sicilia E- Servizi. Come al solito, Crocetta ha preferito il colpo ad effetto. E infatti ha dichiarato:  "Mandiamo Ingroia nella terra di Matteo Messina Denaro". L'ex magistrato è stato per lungo tempo impegnato in prima linea nella lotta alla mafia. Ha condotto diverse inchieste riguardanti le cosche trapanesi. Ha anche rappresentato la pubblica accusa al processo a carico dei presunti assassini del giornalista Mauro Rostagno, prima di dimettersi per candidarsi alle ultime elezioni politiche. Tra l'altro Ingroia ha proprio la casa di villeggiatura a Calatafimi Segesta (dove il Sindaco si è da poco dimesso a seguito del suo arresto per una tangente intascata per un appalto). 

il presidente Crocetta ha deciso e ne ha parlato con l'ex pm. "Ho offerto la mia disponibilità - dice Ingroia - per continuare un percorso istituzionale, non politico. Non lascio la guida di Sicilia e-servizi, anzi il nuovo incarico è in continuità con la mia attuale esperienza. Anche la Provincia di Trapani ha delle società partecipate su cui fare luce. Sì, ci sto prendendo gusto. In fondo, oggi come ieri in magistratura, sono al lavoro per fare pulizia". Il riferimento di Ingroia è sicuramente al caso Megaservice, la società della Provincia di Trapani che è stata liquidata in un mare di debiti, lasciando sul lastrico i 70 lavoratori, per lo più di Castelvetrano, che hanno portato avanti alcune forme estreme di protesta, minacciando ad esempio di buttarsi giù dal palazzo della Provincia. L'ultimo atto di Darco Pellos, prima di andare via, è stato proprio quello di intraprendere un'azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori di Megaservice. 

L'ex magistrato non lascerà dunque Sicilia e-servizi ma sommerà il nuovo ruolo al precedente.

I commissari, nelle altre Province, dovrebbero restare invariati. La giunta prevede di farli restare in carica sino a giugno. A meno che non salti la riforma che abolisce le Province, minacciata da una maggioranza in fibrillazione: in quel caso, il 15 aprile il governo convocherà regolarmente i comizi elettorali.

Sulla nomina dell'ex pubblico ministero Antonino Ingroia a commissario della Provincia di Trapani ci sarebbero alcuni dubbi relativi ai requisiti. Secondo l'art. 145 dell'ordinamento amministrativo degli enti locali approvato con legge regionale 15 marzo 1963 n.16, possono essere nominati commissari «i dirigenti, aventi professionalità amministrative, dell'amministrazione della Regione o dello Stato, in servizio o in quiescenza». Ingroia, che ha lasciato la magistratura, è un ex dipendente dello Stato ma non è ancora in pensione. Secondo fonti del governo Crocetta, tuttavia, Ingroia rientra tra i dipendenti dello Stato in quiescenza pur non percependo ancora la pensione.

Il Senatore Antonio D’Alì interviene in merito alla nomina del dott. Antonio Ingroia quale nuovo Commissario della Provincia Regionale di Trapani. “Apprezzo la prontezza con cui il Presidente Crocetta ha risposto al mio appello per colmare quella che era un imperdonabile omissione, e cioè il vuoto dei vertici di governo della Provincia Regionale di Trapani. Nel formulare i migliori auguri e assicurare il mio sostegno al dott. Ingroia, esprimo la certezza che egli nato in questo territorio ne saprà interpretare le esigenze e recuperare l’attenzione del Governo regionale su importanti realtà economiche, culturali e sociali recentemente dimenticate, per non dire bistrattate”.

In partenza per la Spagna dove sabato prossimo consegnerà al sindaco di Jerez de la Frontera la bandiera di Città Europea del Vino, il Sindaco di Marsala Giulia Adamo ha così commentato il cambio di Commissario alla guida della provincia Regionale di Trapani:
“Sono dispiaciuta che il dottor Darcos Pellos lasci la carica di commissario Straordinario della Provincia Regionale di Trapani. In questo ruolo ha condotto tante proficue battaglie e iniziative per il nostro territorio e prima fra tutte quella per il rilancio dell’Aeroporto “Vincenzo Florio”. Il dottor Pellos, peraltro, era divenuto un prezioso punto di riferimento e di collegamento con l’Ente provincia. A lui va il mio più sentito ringraziamento.
Al tempo stesso sono lieta della nomina del magistrato Antonio Ingroia che in passato ha dimostrato doti non comuni nella lotta al crimine organizzato. A lui auguro un proficuo lavoro in favore della collettività trapanese.
Non posso, infine, non far rilevare l’infelice battuta del Presidente Rosario Crocetta che avrebbe affermato che “invia Ingroia nella terra di Messina Denaro”. In realtà la nostra provincia è molto di più. E’ una terra fatta di persone laboriose, serie, oneste e dotate di grande senso civico. Una terra, che rappresenta l’eccellenza agricoltura nel mondo e che negli ultimi anni ha avuto uno sviluppo turistico esponenziale, frutto dell’azione produttiva di tanti validi amministratori che guardano ai valori positivi del territorio e non certamente a fenomeni negativi e di mafia”.