Salvare la Biblioteca Fardelliana. E' questo l'obiettivo di una ventina di associazioni di Trapani, che stanno organizzando, nelle serate del 15 e 16 marzo, due "open day". Gli organizzatori, a quanto pare, non si sentono garantiti dalle promesse del Sindaco Vito Damiano, che nei giorni scorsi ha assicurato che ha trovato nelle pieghe del bilancio triennale i fondi che la Provincia ha fatto venire meno.
«Ci sono luoghi che sono luoghi del cuore per chi li conosce e li abita. Sono quei posti in cui trovi generazioni distanti tra di loro ma legate dal desiderio di "esserci", dalla volontà di continuare ad abitarli», scrivono le associazioni e la Biblioteca Fardelliana è uno di quei luoghi del cuore. «Una biblioteca nel profondo sud dove si dice finisca l'Italia ma a noi piace immaginare che da qui, invece, sia possibile ricominciare qualcosa e farlo partendo proprio dalla cultura». Le porte della Fardelliana saranno aperte a musicisti, pittori, fotografi, attori, bambini e studenti con letture, canti e giochi.
E il 15 e 16 Marzo la Biblioteca resterà aperta per una «maratona della cultura» che ha come slogan «Leggo, Suono, Parlo» raccontare insieme come si abita insieme uno spazio comune. Trapani Cambia con il contributo degli alunni dell'Istituto Magistrale "Rosina Salvo" daranno il loro contributo. Video e brevi spot racconteranno con immagini e musica l'evento che vedrà protagonista la «cultura trapanese». Ogni istituto potrà partecipare con contributi propri che verranno selezionati e trasmessi durante le serate del 15 e 16 marzo. Nelle due giornate previsti recital, danza, poesia e altro.
La Biblioteca Fardelliana è la terza in ordine di importanza sul territorio isolano.
La sopravvivenza della Fardelliana è stata garantita fino ad oggi dai fondi stanziati annualmente dallo stesso Comune di Trapani e dalla Provincia, rispettivamente con duecentodiecimila e duecentocinquantamila euro.
“Soppresse le province -chiarisce Maria Pia Erice, portavoce dell’associazione Trapani Cambia- alla Fardelliana viene a mancare un contributo fondamentale che non è possibile rimpiazzare a causa dei pesanti tagli agli Enti culturali previsti dall’ARS.”
Sorta nel 1830 su iniziativa del generale Giovan Battista Fardella e del letterato Giuseppe Berardo Di Ferro, la biblioteca vanta un patrimonio di centocinquantaduemila volumi dal XIV al XIX secolo, fra manoscritti e libri -il più antico dei quali un incunabolo di Sant’Agostino del 1467- nonché fotografie, materiale multimediale, gli atti del Senato dal 1300 al 1799, una raccolta di stampe antiche e una preziosa emeroteca che conserva periodici a partire dal 1800.La sede della biblioteca è stata peraltro oggetto solo nel 2008 di un restauro costato alla Regione circa un milione di euro dei fondi POR 2000-2006. Da allora la Fardelliana è diventata punto di riferimento per gli studenti universitari e spazio aperto alle attività delle numerose associazioni culturali locali. Un luogo vivo, dove presente e passato si intrecciano rendendolo insostituibile per i trapanesi.