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06/03/2014 06:35:00

Crisi politica a Trapani, è l'ora dei pompieri Si cerca di fare pace nel centrodestra

 Forse è troppo tardi, ma c'è chi lavora a Trapani per ricompattare l'ormai ex maggioranza, scoppiata esattamente una settimana fa, con Paolo Ruggirello prima e Antonio D'Alì poi che hanno tolto la loro fiducia al Sindaco Vito Damiano. Mentre l'ex Sindaco Mimmo Fazio, oggi consigliere comunale, conferma per Maggio la mozione di sfiducia, e fa trapelare l'idea che probabilmente, caduto Damiano, lui si ricandiederà, nel centrodestra si lavoro per la riappacificazione, e nelle ultime ore si è tenuta più di una riunione. Ma le posizioni sono distanti. Damiano fa finta di nulla e dichiara: "Vado avanti con il mio programma, chi ci sta ci sta".  D'Alì e Fazio continuano la loro battaglia a colpi di comunicati stampa, su chi ha la "colpa" di aver candidato Damiano. Fazio ammette che la proposta è stata sua, ma parla di "tradimento", perchè ritiene che Damiano, da subito, non ha continuato il percorso che era stato tracciato dalla sua amministrazione. Prova a mettere pace il consigliere Ninni Barbera: "Azzeriamo tutto - dice - e considerato il momento di crisi della città, facciamo un governo di salute pubblica, con assessori che non vengano scelti dai partiti, ma dal mondo delle professioni e della società civile". Per fare questo, però, "è necessario che Damiano azzeri la Giunta". Ma da questo orecchio il Sindaco non ci sente.

La coalizione che dovrebbe sostenere il Sindaco è composta da Nuovo Centrodestra, «Insieme per Trapani» e Mir-Articolo 4. Più ambasciatori hanno chiesto in queste ore al Sindaco quanto meno la revoca della nomina dell'assessore Giuseppe Licata, che è quella che ha scatenato la crisi. Si cercherebbe così di  riproporre lo schema che è stato in discussione da mesi, 2 assessori a Ncd, 2 assessori al Mir-Articolo 4, un assessore ad «Insieme per Trapani» ed uno in quota al sindaco Damiano.

Ma il Sindaco si lascia una via di fuga aperta. E ieri ha incontrato  una delegazione del Pd,  dicendosi  disponibile all'attuazione delle proposte che gli verranno avanzate dal Partito Democratico. Il partito d'opposizione aveva proposto nei giorni scorsi al sindaco un documento programmatico con otto punti. "Damiano - spiega il segretario cittadino del Pd, Brillante - ha mostrato interesse per molte delle istanze programmatiche prodotte dal gruppo consiliare e dalla segreteria, dichiarandosi pronto ad integrarne alcune in un suo nuovo progetto per la città, senza chiedere in cambio alleanze, proporre poltrone o anteporre la rinuncia alla già annunciata mozione di sfiducia. l nostro atteggiamento non cambia. Il Pd porterà in seno al consiglio le istanze dei cittadini".