"Il problema del sovraffollamento delle carceri non si risolve buttando fuori dalle celle per almeno 8 ore i detenuti". E´ il parere del coordinatore regionale della Uilpa Penitenziari, Gioacchino Veneziano, dopo la visita effettuata dal sindacato lo scorso sabato alla Casa Circondariale di Trapani. Il recente provvedimento dell´Amministrazione Penitenziaria infatti è stato duramente contestato dalla Uil. “Dentro le prigioni italiane non ci sono soltanto carcerati ma anche lavoratori costretti a produrre sicurezza con pesanti rischi per l’ordine e la sicurezza pubblica", ha sottolineato Veneziano. Alle parole del coordinatore regionale del sindacato ha fatto eco il segretario provinciale, Salvatore Curatolo. aprire le celle per otto ore consecutive, significherà spostare il sovraffollamento dalle celle ad altri spazi che non erano nati per queste finalità, quindi abbiamo voluto fotografare la struttura di Trapani, ove si metterà in pratica siffatto nuovo metodo di detenzione, ed in 40 scatti abbiamo messo a nudo che con l’attuale sovraffollamento, unitamente alle inadeguate condizioni strutturali, si metteranno in serio rischio gli equilibri di ordine e sicurezza quando dovremmo controllare centinaia di detenuti in spazi ristrettissimi”. Sulla questione abbiamo sentito anche il direttore della Casa Circondariale di San Giuliano, il dottor Renato Persico. "Non abbiamo fatto altro che adeguarci alla normativa nazionale che tra l´altro non ci coglie affatto impreparati. In queste otto ore i detenuti saranno occupati in altre attività, cosa che di fatto avviene da tempo nella Casa Circondariale di Trapani. Sin dal mio insediamento ho sempre cercato di creare ulteriori attività che tengano impegnati i detenuti e possano costituire un´alternativa al tempo da trascorrere in cella".