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14/03/2014 06:19:00

Trapani, Damiano adesso vuole fare il "Sindaco della gente"

 Chi lo sa cosa ha in mente il Sindaco di Trapani, Vito Damiano. O meglio, qualcosa si capisce. Vuole sfuggire alla morsa dei partiti che lo hanno tutti, senza eccezione alcuna, sfiduciato, e allora cerca una sponda tra la gente, le associazioni, la cosiddetta "società civile" che in questi due anni di sindacatura non è che abbia cercato più di tanto, in verità. Ed ecco dunque Damiano fare riunioni con comitati e associazioni, cercare punti di contatto. L'obiettivo è da un lato capire cosa si può fare per salire un po' nel gradimento, che è effettivamente ai minimi termini - soprattutto dopo la botta della Tares -, dall'altro lato Damiano vuole anche svelenire un po' il clima che c'è a palazzo, e sperare che magari nella ex maggioranza ritorni la serenità.

Mercoledì sono stati ricevuti dal Sindaco i rappresentanti del circolo Arci Amalatesta guidati da Giovanna Vacirca, giovedì  ieri è stata la volta dei comitati Grazie Sodano di Rosaria Bonello e 9 Dicembre (data della protesta che portò in piazza migliaia di trapanesi contro la Tares), nonchè i rappresentanti del comitato Trapani Viva&Civile. A tutti il Sindaco ha spiegato che adesso è disponibile a "raccogliere eventuali proposte per il rilancio della città, cominciando ad esempio dal turismo". Non ha trovato grande accoglienza Damiano. "Per lui il turismo è semplicemente la regata velica o il concorso ippico, eventi di nicchia che a nostro parere non attirano un grande numero di turisti" dichiara Rosaria Bonello. Tutte le associazioni sono concordi ne dichiarare positiva, anche se tardiva, l'apertura del Sindaco nei confronti dei cittadini. 

Damiano si è incontrato anche con il comitato  “Trapani Viva&Civile”, rappresentato in presenza del primo cittadino da Marzia Lombardo, Francesca Trapani e Davide Gallo. “Abbiamo accettato di incontrarlo – si legge nella nota diffusa dal comitato - perchè ci ha proposto un dialogo dichiarandolo apertamente. Abbiamo iniziato i nostri interventi parlando del programma proposto agli elettori due anni fa dal sindaco. Abbiamo ricordato al primo cittadino cosa prevedeva quel “progetto” per il quale lui chiedeva la fiducia ai cittadini".  "Il comitato “Trapani Viva&Civile” – si legge ancora nella nota - ritiene che il programma elettorale di Vito Damiano non sia stato realizzato nei modi e nei tempi con i quali è stato promesso ai cittadini. Le nostre critiche non sono solo rivolte a questo sindaco, ma a tutta la classe politica rappresentata in consiglio comunale, in particolare alla maggioranza o presunta tale. Con l´atteggiamento assunto da un paio di mesi da questa pseudo maggioranza che un pò sostiene il sindaco, un pò lo osteggia, poi fa mancare il numero legale, poi torna in aula perchè sollecitato dal capogruppo, è convinta di tenere, politicamente , in ostaggio il sindaco e tutti insieme tengono in "ostaggio" una città. La richiesta di dimissioni al sindaco Damiano, nasce pertanto dalla convinzione che questa sia l´unica strada percorribile per dare una scossone alla città.Se il primo cittadino, cosi come dice, vuole chiudere con certi vecchi modi di fare politica e non vuole sentire parlare di simboli o fazioni, allora deve chiudere con questo consiglio comunale. Quindi nella realtà abbiamo ribaltato l´appello del sindaco. Non è la cittadinanza che deve aiutare lui ma viceversa, e l´unico aiuto che in questo momento critico può dare è quello delle dimissioni. Si torni al voto – conclude - e se lo vorrà Damiano potrà ricandidarsi organizzandosi con liste civiche”.

Damiano di andare al voto non ne vuole sapere, nè di ricomporre le fratture politiche della sua maggioranza. Ieri sera in consiglio ha ribadito il suo pensiero: "E' surreale che i partiti vogliano un certo numero di assessori in base ai consiglieri che fanno parte della maggioranza. Sono stanco di queste pressioni". 

PECULATO. Damiano è anche impegnato sul fronte giudiziario della richiesta di rinvio a giudizio per peculato. E' andato allo stadio, dal Palasport e dal barbiere con l'auto del Comune. Mercoledì c'era la prima udienza preliminare, ma tutto è durato pochi minuti. Il tempo necessario per il deposito di una serie di atti da parte della difesa. Tutto poi è littato al prossimo 21 maggio. Il suo difensore ha prodotto dei documenti con i quali intende dimostrare che la partecipazione alle partite delle squadre granata non è a titolo personale, ma si tratta di impegni istituzionali.  Damiano ritiene di non avere arrecato danni alle casse comunali.