“Prima di Pasqua potremmo finalmente inaugurare il Monumento al Pescatore, un simbolo che la nostra Città ha inseguito da sempre e che grazie alla capacità progettuale della nostra Amministrazione ed alla sensibilità dei maestri internazionali dell’arte fabbrile, diventa realtà. Un ‘simbolo’ legato alla nostra nobile tradizione marinara che ancor più oggi assume un valore
particolare in un momento in cui la nostra marineria attraversa una crisi senza pari, il Monumento vuole testimoniare la speranza e l’orgoglio della nostra intera flotta”. Lo ha dichiarato il Sindaco della Città, on Nicola Cristaldi, nel corso del sopralluogo effettuato presso lo spazio retrostante la Chiesa di San Vito a Mare, dove sono ripresi a pieno ritmo i lavori di riqualificazione dove è già collocato il Monumento al Pescatore della Città di Mazara del Vallo. “Questo spazio – ha continuato il Primo Cittadino – non sarà solo il luogo dove sorge il Monumento al Pescatore, ma dovrà diventare un posto in cui anche i bambini potranno venire per poter passare ore liete con la propria famiglia. Con l’apertura di tale area – ha concluso il Sindaco -, recuperiamo un ulteriore spazio del nostro lungomare che era diventato luogo di degrado e abbandono”. L’opera, che rappresenta una barca in ferro con le vele spiegate al vento, alta 7 metri e larga 15, è stata realizzata e donata alla Città dalla Bottega del Ferro del Maestro Pippo Contarino con la collaborazione di Maestri internazionali dell’arte fabbrile.
I lavori di riqualificazione dello spazio erano stati sospesi per la necessità di reperire un particolare materiale stabilizzante che viene usato esclusivamente in aree archeologiche e vincolate, come richiesto dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali. L’impresa B & C Costruzioni di Mazara del Vallo che si è aggiudicata la relativa gara con un ribasso del 24,40% su importo a base d’asta di 80.314,33 euro, si è affidata alla Ruredil, impresa fornitrice dei materiali già utilizzati per la stabilizzazione degli scavi di Pompei e di altre aree archeologiche a rischio crolli.