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09/04/2014 11:18:00

Silvano (UilCom): "Costi della politica. Tagliare anche quelli d'iscrizione al sindacato"

E’ di Dicembre 2013 il 3° Rapporto della UIL “ I Costi della Politica” e devo riconoscere che il lavoro effettuato risulta puntuale e preciso nell’indicare con scrupolo i costi sostenuti dal mondo della politica. Agli amici, impegnati, della UIL va il mio personale apprezzamento e mi auguro che gli sforzi e le capacità manifestate, nella costruzione dettagliata degli sprechi esercitati dallo Stato a discapito dei cittadini, non siano infruttuosi e possano far riflettere le coscienze.
Sempre nello stesso documento tra le conclusioni emergono, ai miei occhi, due affermazioni che assomigliano a degli inviti che si desiderano citare:
“…sono queste le scelte che avvicinano i cittadini alla Politica ed all’amministrazione del “bene comune” ed ancora:
“ …è un’operazione che “si può” e “si deve” fare perché ridurre i costi e, soprattutto, gli sprechi della politica, non sia un semplice slogan”.
Dopotutto, non si può non condividere, è corretto ed onesto che un Sindacato si mostri sensibile verso questo genere di problematiche. Il tema, appena trattato, risulta tanto delicato quanto importante per le ricadute che ha sui cittadini.
E’ possibile affermare, lontano dal far l’ironico, che è facile accostarsi e complimentarsi con chi ha saputo costruire uno studio così preciso. La UIL, nel denunciare con precisione e con orgoglio il rendiconto dei costi della politica, ne fa una bandiera.
Occorre, da parte nostra, mostrarsi sensibili “tanto-quanto” ed è facile poter sostenere che non ci è consentito usare, “due pesi e due misure”, per analoghe situazioni. Anche i nostri iscritti risultano nella duplice veste, cittadini-lavoratori, tartassati e vessati da un’infinità di spese e per questo motivo mi sento di chiedere e pretendere, da dirigente sindacale, al Sindacato Confederale la rivisitazione dei costi al proprio interno e di assumersi l’impegno, verso i propri rappresentati, di modificare del 50% il costo della Tessera d’iscrizione al sindacato.
Non possiamo permetterci di non considerare possibile e ricevibile la mia proposta, non occorre una Legge e, soprattutto, non abbiamo alibi.-
Serve, esclusivamente, volerlo!

Unione Italiana Lavoratori e Lavoratrici della Comunicazione.

E’ questo, da subito, ciò che vogliono i nostri iscritti perché glielo dobbiamo senza, da parte nostra, timori e tentennamenti.
Questo, è quello che le persone s’attendono da noi.
Non si può più, da parte nostra, sottacere e per questi motivi chiediamo alla Stampa di aiutarci in questo cammino intrapreso offrendosi disponibile e rendere possibile, dandone ampia visibilità, la richiesta avanzata da un sindacalista che appartiene ad un sindacato confederale.
Basta con i proclami e con gli slogan, la gente è stanca di “tutto” e di “tutti”.-
Occorre passare dalle “chiacchere” ai “fatti”, abbiamo il dovere di riconquistarci la stima e la fiducia, attraverso la capacità di compiere atti, da parte di tutta quella gente che noi sosteniamo di rappresentare e consapevoli, nonostante, di non essere indispensabili rischiando, persino, di non interessare più a nessuno.
Il Sindacato deve aver il coraggio e la capacità di sapersi mettere in gioco.
Da sindacalista, sento di poter asserire, mai vorrei correre il rischio di suscitare tra i lavoratori indifferenza, sarebbe la peggiore delle mortificazioni.
Sono convinto che una proposta del genere, che parte dal basso, possa sconquassare ed infastidire i palazzi del Sindacato ma abbiamo il sacrosanto dovere, verso tutti coloro i quali vivono la povertà, di chiederlo al nostro interno.-
Spetta a noi, se ci riusciamo, renderci interpreti del pensiero dei più e rivolgere l’appello, incondizionatamente, alle Segreterie Generali delle nostre Confederazioni affinché possano valutare accolto l’invito visto che non si pensa, di certo, che la sfida lanciata sia una prerogativa da ascrivere a chi l’ha proposto ma che possa essere, da e per tutti, sostenuto.
Ovviamente l’argomento non è circoscritto alla mia Organizzazione, rivolgo lo stesso appello agli amici e colleghi delle altre Organizzazioni allo scopo di poter sostenere l’idea menzionata all’interno delle loro Organizzazioni.
Sono persuaso, qualora interpellato, che il mondo del lavoro non possa che accogliere favorevolmente l’iniziativa e per gli stessi effetti benefici che apporteremmo, sugli iscritti, l’argomento non merita nemmeno tanto dibattito poiché si perderebbe, inutilmente, soltanto tempo a discapito di tutte quelle persone iscritte al sindacato.

 

Il Responsabile Territoriale UilCom

Francesco Silvano