Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
09/04/2014 06:49:00

Trapani, domani l'annuncio dei nuovi assessori da parte di Damiano

 C'è attesa a Trapani per le decisioni del Sindaco Vito Damiano. Il primo cittadino deve nominare tre nuovi assessori, e saranno tutti di sua stretta fiducia dato che dalla vigilia di Natale, ormai, è chiuso il rapporto con tutti i partiti della ex maggioranza. "Io vi chiedo idee e aiuto e voi volete solo posti" ha attaccato il Sindaco qualche giorno fa. "Non sa amministrare" è il giudizio dei consiglieri che fino a poco fa lo sostenevano. Damiano annuncerà i nomi domani in consiglio comunale. Ci sono solo oche indiscrezioni sui nuovi assessori. I tre affiancheranno  Salvatore Parisi, Antonino Giglio e Giuseppe Licata, ultimo arrivato. Tutti e tre sono assessori tecnici,  senza alcuna connotazione politica. L'unica cosa certa è che magari un assessore tra i tre dovrà essere una donna, a pena di invalidità della Giunta. 

Al centro delle polemiche, ancora una volta, gli alti costi della raccolta dei rifiuti, che si riversano sui cittadini. In questo senso il Comune ha fatto sapere che dai primi di maggio sarà operativo un piano per migliorare in città la raccolta differenziata, e tentare di ridurre i costi (in realtà la raccolta differenziata provoca un aumento dei costi...). Nel frattempo l'amministrazione comunale ha provveduto ad affidare il servizio di raccolta della differenziata e degli ingombranti in città per i prossimi dieci mesi. Ad aggiudicarsi la gara d'appalto, per una spesa superiore ai 750 mila euro, è la Eco Burgus di Borgetto, la quale dovrà assicurare una soglia minima di raccolta dei rifiuti. In base alle previsioni dell'amministrazione comunale, infatti, la ditta, raccoglierà un milione di chili di imballaggi in cartone e carta, 60 mila chili di plastica di piccole dimensioni ed imballaggi in plastica, duecentomila chili di carta e cartone, duemila e cinquecento chili di medicinali non pericolosi e pile esauste. Ed ancora, 400 chili di toner esausto, 400 mila chili di rifiuti misti (inerti e sfabbricidi) da attività di costruzione e demolizione non pericolosi ed abbandonati nell'ambito del territorio, 200 mila chili di rifiuti misti (materiali terrosi e calcinacci) da attività di costruzione e demolizione non pericolosi abbandonati nell'ambito del territorio, 8 mila chili di materiali da costruzione pericolosi contenenti amianto, 670 mila chili di ingombranti di varia natura non pericolosi abbandonati nell'ambito del territorio comunale, 200 mila chili di ingombranti di varia natura non pericolosi "porta a porta" e diecimila chili di pneumatici fuori uso.
L'obiettivo finale dell'amministrazione, però, resta sempre l'avvio della differenziata "porta a porta" e, per questo motivo, a Palazzo D'Alì in questi giorni si stanno susseguendo una serie di incontri che mirano proprio alla stesura del progetto definitivo. "Dal primo maggio il piano di intervento sarà adeguato - spiega Giuseppe Licata, assessore comunale all'Ambiente -. Bisogna definire gli ultimi dettagli anche per quanto riguarda le tariffe, ma, in linea di massima, stiamo seguendo il cronoprogramma". La differenziata in città verrà attuata attraverso il "porta a porta" in quanto la configurazione del territorio si presta a questa tipo di servizio. In pratica, a seconda dei giorni, i cittadini dovranno mettere fuori dalla porta i vari tipi di rifiuti, dalla carta alla plastica all'umido, al vetro. Inoltre, con l'istituzione della raccolta "porta a porta", verranno anche eliminati i cassonetti della differenziata presenti in città nei quali, ad oggi, secondo l'amministrazione di Palazzo D'Alì, finiscono anche rifiuti provenienti dai territori vicini.