Marcello Dell'Utri è stato fermato a Beirut e si trova negli uffici della polizia libanese, in esecuzione del mandato di cattura internazionale. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. L'Italia presenterà subito la richiesta di estradizione. Dell'Utri sarebbe stato fermato la notte scorsa in un lussuoso albergo della capitale del Libano.
PATRONAGGIO. "Nonostante la forte pressione mediatica che talvolta rischia di vanificare il nostro lavoro e quello delle forze di polizia che ci collaborano, ritengo che, in sinergia con la Dia e l'Interpol, con l'arresto di Dell'Utri abbiamo ottenuto un ottimo successo operativo". Così, il sostituto procuratore generale di Palermo, Luigi Patronaggio, commenta con l'Adnkronos l'arresto dell'ex senatore Marcello Dell'Utri avvenuto in Libano. Era stato Patronaggio a chiedere più volte alla Corte d'Appello di Palermo il divieto di espatrio prima e l'arresto dopo, ma soltanto il 7 aprile i giudici hanno accolto la richiesta di arresto per Dell'Utri. "Attendiamo adesso con serenità l'esito del processo in Cassazione", aggiunge Patronaggio.
COLLOQUIO CON IL LEGALE. Colloquio telefonico tra Marcello Dell'Utri e il suo legale, avvocato palermitano Giuseppe Di Peri. Per l'udienza di convalida del fermo, che si terrà lunedi' mattina a Beirut, Dell'Utri, come deciso insieme all'avvocato Di Peri, si farà rappresentare da un avvocato libanese che si occuperà delle fasi per le pratiche dell'estradizione. Dell'Utri è stato arrestato in un lussuoso albergo di Beirut dopo l'emissione di un mandato di cattura internazionale. Intanto, per martedi', è prevista l'udienza della Corte di Cassazione che deciderà se confermare la condanna a sette anni emessa l'anno scorso dalla Corte d'appello di Palermo per concorso esterno in