Ripulire e rendere fruibile il fossato punico. E’ quello che chiede il consigliere comunale di Marsala Arturo Galfano. Lo fa con una nota inidirizzata al sindaco Adamo per invitarla a chiedere al Museo Archeologico Regionale “Lilibeo” di Marsala, quale organo periferico dell’Assessorato Beni Culturali, in cambio della pulizia dell’area, la gestione del Fossato Punico e che, “riattivando l’antica apertura di Corso Amendola e/o quella di vicolo Infermeria, potrebbe essere utilizzato come un grande polmone verde nel centro della città o come parco giochi, dando cosi la possibilità di ammirare le pareti tufacee del Fossato e i resti di strutture di varia epoca, specchio di una storia che ha coinvolto, con alterne vicende,
questo estremo lembo della Sicilia occidentale”.
L’area nel 1993 è stata espropriata e diventata proprietà del demanio della Regione. “Il Fossato - scrive Galfano -è stato elemento determinante del poderoso sistema difensivo della città nel III sec. a.c. di cui oggi restano solo brevi tratti e che, insieme all’area di proprietà comunale nota come “ex Gasometro”, è la parte più suggestiva delle esigue aree risparmiate dalle moderne manomissioni”.
Si tratta di un’area di circa 3.300 mq e confina da un lato con l’ex carcere e il vicolo Infermeria, dall’altro con Corso Amendola e dal’altro ancora con i palazzi di Piazza Porticella.
“Da più di dieci anni la Regione Sicilia, per problemi di fondi, non ha provveduto alla necessaria agibilità e manutenzione e che nel frattempo la vegetazione spontanea ha ricoperto l’intera area che è divenuta ricettacolo di spazzatura dove i ratti la fanno da padroni”. Galfano ha chiesto l’intervento del sindaco anche perchè da qualche mese è stato chiuso il carcere di Marsala e sono quindi venuti meno i limiti di sicurezza dell’edificio.