Si preparano allo sciopero generale i 74 dipendenti del Consorzio di Bonifica Trapani 1 e 15 lavori stagionali ancora non contrattualizzati per l'imminente stagione irrigua.
Tutti i lavoratori ieri mattina si sono riuniti presso i locali del Consorzio per manifestare il loro disagio sul loro futuro e sulle ripercussioni negative per l'agricoltura trapanese a causa del taglio dei fondi regionali destinati al funzionamento del Consorzio. I lavoratori chiedono che arrivi alla Commissione bilancio dell'Ars il bilancio emendato con la copertura finanziaria necessaria per potere dare inizio alla campagna di irrigazione nei circa 22.000 ettari del comprensorio trapanese; servono circa 5 milioni per potere far fronte alle spese del personale (circa 150.000 euro per l'assunzione degli stagionali) e a quelle di gestione dello stesso Consorzio di Bonifica.
“Ritardare ancora la contrattualizzazione dei dipendenti dei consorzi di bonifica rischia di danneggiare gravemente la stagione agricola creando anche gravi tensioni sociali. E’ necessario trovare soluzioni immediate che garantiscano i lavoratori consentendo l’avvio della stagione irrigua, per questo ho sollecitato il presidente della commissione Attività Produttive, Bruno Marziano affinché convochi con urgenza una seduta di commissione”. Lo dice la parlamentare, Antonella Milazzo.
“Non possiamo rischiare che la stagione che la paralisi conseguente del mancato pagamento degli stipendi si ripercuota sulle imprese agricole che non hanno ancora certezza sull’avvio della stagione irrigua. Non dimentichiamo – conclude la parlamentare PD - che soprattutto nel trapanese sarebbero a rischio le produzioni di eccellenza con grave danno all’economia dell’intera provincia”.
“ Ho accolto l’appello a favore dei dipendenti precari dei consorzi di bonifica – continua Bruno Marziano – convocando una seduta di commissione che analizzi la natura del problema cercando possibili soluzioni che sblocchino una vertenza che crea disagio a centinaia di lavoratori ed alle famiglia e che potrebbe danneggiare l0intero comparto agricolo siciliano”.