Marsala, niente taxi a Birgi. Adamo al Tar contro tutti

Finisce al vaglio della giustizia amministrativa lo scontro tra Marsala e Trapani per gli stalli per i taxi marsalesi all’aeroporto Vincenzo Florio. Il sindaco Giulia Adamo non ci sta, vuole gli stalli per i taxi. E ed è pronto ricorso al Tar contro il Comune di Trapani e l’assessorato regionale alle infrastrutture e mobilità, che ancora non si è pronunciato dopo la richiesta d’intervento sostitutivo dello scorso 16 dicembre. Da parte sua il Comune di Trapani è sempre stato restio all’installazione di alcune piazzole per far stazionare i taxi di Marsala nella porzione d’aeroporto che ricade nel suo territorio. Una vicenda che va avanti da un anno. Cominciata con la storia dei bus navetta istituiti dal sindaco Adamo e sequestrati dai vigili urbani di Trapani all’aeroporto perchè non avevano i requisiti di legge per le tratte extraurbani.
Adesso è stato dato mandato ad affrontare la questione dei taxi al Tar. L’incarico è stato affidato all’avvocato Corrado Di Girolamo, ormai legale di fiducia del sindaco Adamo, dalle richieste di risarcimento danni alla nostra testata agli stalli all’aeroporto. Il suo compenso è di 4116 euro.
Sulla questione a novembre ci fu una conferenza di servizio all’assessorato regionale ai Trasporti. Per il Comune di Marsala c’erano il vice sindaco Antonio Vinci, il dirigente del settore attività produttive Giuseppe Fazio, e l’avvocato Di Girolamo. Al termine dell’incontro il sindaco Adamo affermava che i tassisti marsalesi avevano il diritto di sostare attendendo i clienti all’aeroporto di Birgi. E questo secondo la legge Burlando, diceva il sindaco, che è la stessa legge che permette la realizzazione della Marina di Marsala della Myr.

“E' più che mai legittima - sottolineava Adamo - sotto i profili della opportunità e della riconducibilità giuridica la richiesta del Comune di Marsala a quello di Trapani per potere fare ai propri tassisti gli stalli siti nell'aerostazione "Vincenzo Florio". Il Comune di Trapani aveva respinto una precedente richiesta». L’accordo tra i due Comuni non era più arrivato. La Regione doveva mettere la parola fine alla lite, decidendo sul da farsi entro 90 giorni. Ma da Palermo non è arrivato nulla. E adesso si prospetta l’ennesima causa per il Comune di Marsala.