Il decreto e gli altri atti amministrativi che consentiranno una riduzione del 10 per cento delle bollette elettriche a carico delle Pmi dovrebbero arrivare entro il mese di maggio. Il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi (nella foto a fianco), ha illustrato ieri mattina al presidente del Consiglio, Renzi, il lavoro che da qualche mese a questa parte va portando avanti per raggiungere un obiettivo che il governo aveva annunciato appena insediatosi a palazzo Chigi.
«Ho visto il ministro Guidi e abbiamo discusso insieme di come riuscire a ridurre del 10 per cento anche la bolletta energetica alle piccole e medie imprese», ha annunciato Renzi, confermando quindi che è questa una delle strade scelte per portare una boccata di ossigeno all'imprenditoria e dare una spinta alla crescita. Il piano, ha poi assicurato il ministro, «è a buon punto e ridurrà la differenza che in atto separa le nostre imprese dai concorrenti europei, aumentandone la competitività».
Nel concreto, il provvedimento, del valore di circa 1,5 miliardi di euro, dovrebbe comporsi di un decreto legge, di alcune circolari ministeriali e di alcuni atti d'indirizzo per l'Autorità dell'energia che è sovrana in tema di tariffe. Le misure, come ha spiegato Guidi in varie occasioni, consentiranno di redistribuire, andando quindi a favore delle piccole e medie imprese, alcuni dei vantaggi attualmente in capo ad altri soggetti che godono di sussidi, incentivi, facilitazioni di ogni tipo: in alcuni casi, risalenti a decenni addietro.
Tra le ipotesi messe in campo, c'è quella di spalmare su un tempo più lungo gli incentivi per il foto-voltaico; oppure, di rivedere la remunerazione del servizio d'interrompibilità delle grandi aziende (in sostanza, viene "pagata" la loro disponibilità a vedersi staccare la luce elettrica in caso di necessità); o ancora, quella di mettere mano alle tariffe speciali delle quali godono le Ferrovie dello Stato addirittura dal lontano 1962, ma anche a quelle del Vaticano e della Repubblica di San Marino, e ai sussidi di cui godono le industrie con reti private.
Il lavoro, che procede insieme ai diretti interessati, è dunque complesso: «Nessuno di noi pensa di poter girare una chiave e di avere con la bacchetta magica il calo delle bollette Enel», aveva avvertito poche settimane addietro il ministro Guidi, aggiungendo che l'entrata a regime del quadro normativo potrebbe arrivare in estate, ma «gli effetti si avranno entro la fine dell'anno venturo».