Eugenio Tumbarello, 57 anni, di Marsala, è stato confermato segretario generale della Uil Trapani. E' stato votato stamattina all'unanimità in occasione del 16° Congresso territoriale Uil Trapani. Sono stati chiamati, inoltre, a far parte della segreteria Giuseppe Amodeo, Mario D'Angelo, Giorgio Macaddino, Giuseppe Tumbarello, insieme ad Antonella Parisi, entrata di diritto in quanto responsabile territooriale Pari Opportunità della Uil Trapani. Tesoriere è stato riconfermato Tommaso Macaddino.
I lavori congressuali sono stati presieduti da Giovanni Angileri, presidente del Caf.
Sono intervenuti, tra gli altri, il segretario generale della Uil Sicilia Claudio Barone e il segretario confederale Uil Domenico Proietti.
"Il tema a cui è stata dedicata questa giornata è il "Valore e la dignità del lavoro", un titolo che non può non richiamare la situazione di pesante crisi occupazionale del momento. Sono undici mila in meno gli occupati in provincia di Trapani dal 2008 al 2012. Il dato si evince dalle elaborazioni dei dati Istat fornite dal Servizio Statistica della Regione Siciliana. Se nel 2008 gli occupati nel territorio erano 133 mila, nel 2012 il numero si è ridotto a 122 mila, con una perdita di posti di lavoro del 10 per cento circa. Questi dati devono essere per noi spunto di riflessione. Devono farci chiedere cosa il sindacato può fare ogni giorno per tutelare quello che è un diritto fondamentale, il diritto di ognuno di noi ad avere un lavoro dignitoso. Nel congresso precedente, nel 2009 come Uil di Trapani e con Giovanni Angileri segretario generale, abbiamo lanciato, e adesso intendiamo confermare e rafforzare, la proposta di dare concreta attuazione ad un autentico disegno strategico di sviluppo territoriale da parte della classe dirigente del nostro territorio fruendo delle ingenti risorse finanziarie destinate alla politica di coesione nell’ambito della programmazione dei fondi strutturali comunitari prima e di tutte le ulteriori risorse utilizzabili adesso. E' vero, i disoccupati, come detto, sono tanti, troppi. Questa condizione, tuttavia, non deve fare perdere le speranze ai giovani che vogliono trovare una prima collocazione nel mondo del lavoro, e in questa provincia. Abbiamo il dovere, tutti insieme, ed ognuno per la propria parte, di arrestare ogni fuga da questa terra, di trattenere i suoi figli, di sostenerli con il nostro unanime impegno, perché siamo loro concretamente e con ogni convincimento, co-protagonisti della ripresa".