Una manifestazione per chiedere di sbloccare i cantieri edili in provincia di Trapani, per chiedere di dare seguito alle opere incompiute del nostro territorio e, dunque, creare lavoro nel settore delle costruzioni.
Si terrà il prossimo 30 maggio a Marsala ed è organizzata dalle segreterie territoriali di Trapani di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, rappresentate rispettivamente da Vincenzo Palmeri, Francesco Danese e Giuseppe Tumbarello.
"E' necessario mettere in campo politiche urgenti per la ripresa del settore – affermano i sindacalisti - per dare seguito alle aspettative dei lavoratori edili, che da anni ormai subiscono la crisi che colpisce il mondo delle costruzioni e che negli ultimi 5 anni ha causato la perdita di circa 5 mila posti di lavoro nel Trapanese. Le opere iniziate e mai completate oppure finanziate e mai messe in cantiere sono numerose. Un primo intervento, entrando nel dettaglio, potrebbe riguardare il collegamento dell'autostrada A29 con il bacino marmifero di Custonaci, dallo svincolo "Dattilo" alla SS 187. Altro intervento, già finanziato con 134 milioni di euro, è la variante della statale 115 "Sud occidentale Sicilia", nel tratto che collega Trapanie e Mazara del Vallo, compreso tra lo svincolo di Birgi e il collegamento alla statale 115 in corrispondenza di Mazara del Vallo. Così come sono molto importanti il completamento dello svincolo Alcamo Est e il collegamento con la strada provinciale 55 Alcamo – Alcamo Marina. Ricordiamo, infine, che è urgente far ripartire i lavori del porto di Castellammare del Golfo, dove ci sono 7 milioni di euro di lavori da eseguire, così come bisogna affrettarsi a realizzare il nuovo porto di Marsala che potrebbe avere una ricaduta economica per la città di circa 50 milioni di euro. Questi sono solo alcuni esempi – concludono – di cantieri realizzabili nel Trapanese. Invitiamo le pubbliche amministrazioni, a tutti i livelli, a razionalizzare i procedimenti al suo interno per trasformare presto i finanziamenti in appalti e gli appalti in cantieri attivi dove potranno trovare collocazione migliaia di lavoratori".