Anna Limandri, 39 anni, responsabile di una casa alloggio per anziani di Valderice, è stata condannata a due anni ed otto mesi di reclusione ed al pagamento di una multa di ottocento euro per rapina, sequestro di persona e violenza privata. Somministrò un potente sonnifero ad un uomo e lo derubò. La sentenza è stata emessa dal giudice per le udienze preliminari Antonio Cavasino.
La vicenda era avvenuta a Valderice lo scorso 9 Gennaio. Cliccando qui potete leggere la cronaca dell'arresto. Un uomo si presentò presso la casa di riposo per chiedere delle informazioni. Anna Limandri, responsabile della struttura, dopo avere accolto il visitatore lo invitò a bere un bicchiere di passito all'interno del quale aveva disciolto, a sua insaputa, un quantitativo di benzodiazepine. Dopo che l'uomo perse i sensi, la donna si impossessò di 150 euro in contanti e di una carta di credito. Successivamente s'allontano dalla casa di riposo per recarsi ad effettuare degli acquisiti. Abiti, gioielli e scarpe, per un valore complessivo di circa duemila euro, tutti pagati con la carta di credito. Rientrata, circa tre ore dopo, presso la struttura la donna tentò di fare credere al malcapitato, nel frattempo risvegliatosi, di essersi ubriacato. Ma l'uomo capì di essere stato raggirato e si rivolse ai carabinieri. Secondo gli inquirenti, l'imputata avrebbe anche tentato di fermare la vittima, minacciandola al telefono. «Non fare niente perché il mio compagno conosce l'indirizzo tuo e dei tuoi figli". L'imputata, assistita dall'avvocato Giuseppe Scarcella ha chiesto di definire la sua posizione con il rito de patteggiamento.
LESIONI. Continua il processo ad un marsalese accusato di lesioni alla ex compagna. Lei si chiama Giuseppina Laudicina, e faceva la badante da un anziano ascoltato come testimone: "L'ho sentita urlare, mi sono affacciato alla finestra, e l'ho vista in maniera concitata parlare con un uomo che non conoscevo". L'anziano è Giuseppe Indelicato, l'imputato è Marco Caruso, 40 anni, ritenuto responsabile di aver provocato lesioni gravi, rivolto minacce e ingiurie alla ex compagna. Nel dibattimento Caruso è assistito dall’avvocato Vito Cimiotta, mentre la donna ha scelto come difensore l’avvocato Felicita Tranchida.
FURTO. Lavorava come badante nella casa dello scrittore Rocco Fodale, a Paceco. Impossessatosi di oggetti preziosi e argenteria di proprietà dei suoi datori di lavoro, ha ammesso la propria responsabilità ed ha patteggiato una condanna a 6 mesi di reclusione davanti al giudice per le udienze preliminari Lucia Fontana.
Si tratta di un giovane trapanese, Gaspare A., 32 anni, che, in quanto incensurato, ha ottenuto la sospensione condizionale della condanna.
L’entità della pena a suo carico è stata concordata dal difensore, avvocato Giuseppe Scarcella e il pm Andrea Norzi. Il fatto era stato denunciato il 20 novembre dello scorso anno quando lo scrittore e la moglie hanno notato la scomparsa di alcuni oggetti preziosi e di importanti pezzi di argenteria.
Dapprima la denuncia del letterato e della moglie è stata rivolta contro ignoti, ma ben presto le indagini dei carabinieri della stazione di Paceco si sono indirizzate sul giovane che prestava loro assistenza, per quanto il comportamento di Gaspare A., nei persi precedenti, non avesse dato adito al minimo sospetto. Il giovane era alle dipendenze dello scrittore da circa un anno. Rocco Fodale e la moglie hanno fornito agli investigatori un dettaglio elenco delle cose che erano sparite dalla loro abitazione. Interrogato dagli inquirenti, Gaspare A. ha ammesso la propria responsabilità. Cosa che non gli ha risparmiato però la contestazione dell’aggravante di «avere commesso il fatto con abuso di prestazione d’opera».