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05/06/2014 07:34:00

Palermo, vasta operazione antimafia a Bagheria Stroncata la nuova cosca

 Circa 500 carabinieri del comando provinciale di Palermo sono impegnati nell'esecuzione di 31 provvedimenti di fermo del pubblico ministero nei confronti di capi e gregari del mandamento mafioso di Bagheria, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, omicidio, sequestro di persona, estorsione, rapina, detenzione illecita di armi da fuoco e danneggiamento a seguito di incendio. Il blitz, coordinato dalla Procura di Palermo, ha decapitato il "mandamento" di Bagheria, storica roccaforte di Cosa nostra. Insieme ai reggenti dell'ultimo decennio del mandamento e delle famiglie mafiose di Bagheria, Villabate, Ficarazzi e Altavilla Milicia sono stati fermati numerosi uomini d'onore dei clan.

Le indagini hanno scoperto che al posto della storica commissione provinciale di Cosa nostra era stato creato una sorta di "direttorio" e che a prendere le decisioni era un capo, in gergo denominato "la testa dell'acqua", al quale doveva obbedienza anche il reggente operativo del mandamento. Identificati anche gli esecutori materiali dell'omicidio di Antonino Canu, ucciso a Caccamo il 27 gennaio 2006, e del tentato omicidio di Nicasio Salerno, ammazzato sempre a Caccamo il 23 agosto 2005. Scoperte 44 estorsioni, una rapina e una tentata rapina. Quattro i progetti di rapina sventati grazie all'intervento preventivo dei carabinieri.