Si tiene oggi a Trapani l'udienza preliminare per indagine legata alla gestione del servizio del carro attrezzi ad Alcamo per l'eventuale rinvio a giudizio di cinque alcamesi. I reati ipotizzati sono quelli di turbativa d'asta, abuso, concorso in peculato (annullato dalla Cassazione) e per uno dei cinque anche violenza privata. Risultano indagati l'ex sindaco di Alcamo Giacomo Scala, l'ex dirigente dell'Ufficio Traffico e Protezione civile Gaspare Fundarò, l'imprenditore Davide Piccichè, indagato pure per violenza privata, Francesca Cassarà e Francesco Milazzo. Nei confronti di alcuni dei cinque il pubblico ministero aveva sollecitato misure cautelari, che sono state respinte sia dal giudice per le indagini preliminari sia dal Tribunale della libertà e sia, ancora, dalla Cassazione.
Le indagini della squadra investigativa del Commissariato di Alcamo e della Guardia di finanza sulla gestione del servizio di carro attrezzi abbraccerebbe il periodo che va dal 2005 al 2012, durante il quale si sono succedute tre ditte. Riguarderebbe il mancato versamento di quote nelle casse comunali. Tutti hanno sempre respinto ogni accusa affermando di «avere agito nel pieno rispetto delle leggi». Il Comune ha deciso di costituirsi parte civile.