Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
20/06/2014 07:00:00

Circonvenzione d’incapace. A processo due marsalesi

Per circonvenzione di incapace, il gup di Marsala Francesco Parrinello ha rinviato a giudizio due marsalesi. Sono F.S., di 58 anni, e A.M., di 41. Sono accusati di avere approfittato dello stato di depressione di un anziano ex insegnante (L.M., di 80 anni, zio di A.M.) per farsi dare denaro e oggetto d’oro. F.S., in particolare, avrebbe convinto l’anziano insegnante a prestargli 50 mila euro. I fatti risalgono al 2007. Il processo inizierà il 23 settembre. Pare che L.M., ex commercialista, sia caduto in depressione dopo la morte della moglie. E sia F.S., vicino di casa, che il nipote ne abbiano approfittato. Almeno secondo l’accusa. Le indagini, coordinate dal procuratore Alberto Di Pisa, sono state condotte dalla sezione di pg della Guardia di finanza. A chiedere il rinvio a giudizio è stato il pm Anna Cecilia Sessa. <Nessuna circonvenzione di incapace – afferma, però, l’avvocato Tranchida, difensore di F. S – si è trattato solo di un prestito tra amici a fronte del quale il mio assistito ha rilasciato assegni che saranno pagati>.