Antonino Conte, 50 anni, palermitano, è stato condannato per appropriazione indebita dal giudice monocratico di Palermo Vincenza Gagliardotto a un anno di reclusione e mille euro di multa, nonché a un risarcimento danni di 12 mila euro alla parte civile. Conte è stato processato con l’accusa di avere trattenuto, nel novembre 2009, degli oggetti d’oro che gli erano stati temporaneamente dati da Rosalia Puma, gioielliera di Strasatti. L’imputato si sarebbe appropriato di cinque ‘’girocolli’’, una croce, due paia di orecchini, un bracciale, un paio di orecchini per bambina del valore di circa 8 mila euro. Conte, che alla gioielleria Puma forniva argento, avrebbe dovuto valutarne l’acquisto. Invece, non ha né pagato, né restituito la merce.