“Questo dibattimento si conclude alla vigilia del secondo anniversario di uno dei delitti più feroci e al contempo più insensati che si possano immaginare”. Sono queste le parole utilizzate dal pm Andrea Tarondo nell’ambito della requisitoria in Corte d’assise di Trapani della 39enne Maria Anastasi, uccisa il 4 luglio 2012 e per il cui omicidio è accusato il marito e imputata l’ex amante Giovanna Purpura.
“Salvatore Savalli e’ certamente colpevole ed e’ meritevole del massimo della pena prevista dall’ordinamento, cioe’ l’ergastolo”, è la richiesta del pm per l’assassinio della donna al nono mese di gravidanza. “Savalli -ha proseguito – e’ un soggetto che ha condotto una vita familiare all’insegna della violenza e che ha deciso senza remore di uccidere la moglie perche’ ritenuta un inciampo, un ostacolo alla sua relazione con la Purpura che per altro era iniziata da poche settimane”.
Tarondo parla di un vero e proprio “scempio commesso dai due imputati colpevoli nel dare la morte a una bambina che avrebbe visto la luce di li’ a poco e a una donna che ha subìto insieme ai figli una vita di violenza e alla fine e’ stata uccisa barbaramente dal marito per non affrontare i problemi di una richiesta di divorzio”.
Secondo il magistrato, l’imputato “non ha mostrato segni di ripensamento”. Savalli, presente in aula, non ha voluto rendere dichiarazioni; la Purpura ha invece rinunciato a partecipare.