La situazione legata alla gestione dei beni confiscati alla mafia e', in questo momento, ''drammatica''. A denunciarlo e' stato il nuovo direttore dell'Agenzia per i beni sequestrati e confiscati alla criminalita' organizzata, Umberto Postiglione nella sua prima audizione presso la Commissione parlamentare antimafia. Postiglione, facendo riferimento anche ai casi delle aziende Riela e Grigoli, sottratte in Sicilia alla mafia ma in fase di fallimento con centinaia di famiglie in pericolo sotto l'aspetto occupazionale, ha detto ai commissari: ''la nostra cultura e' quella di risolvere i problemi quando si presentano. Ma fra competenze dei magistrati e dei Prefetti, pressione dei sindacati e situazioni intricate fino all'inverosimile sul territorio, e' difficile fare scelte. Cercheremo - ha poi aggiunto il prefetto Postiglione - di fare tutto il possibile soprattutto se si tratta di posti di lavoro, saremo sempre corretti, trasparenti e vicini alla gente onesta''. Da parte sua il presidente della Commissione Rosy Bindi ha risposto al prefetto che ''nessuno in questa sede, vuole processare nessuno. Ma - ha ricordato - questa e' una Commissione parlamentare che e' tenuta ad acquisire elementi e ad esercitare la funzione di indirizzo''. ''Nessuno nella Commissione - ha quindi concluso la Bindi - si accanisce contro qualcuno ma sente forte la propria responsabilita'''.