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01/08/2014 06:30:00

Gruppo 6Gdo. Saranno assunti 30 lavoratori dell'azienda prima confiscata e poi fallita

E’ una piccola nota positiva nella vicenda del fallimento del Gruppo 6Gdo, l’azienda di Castelvetrano confiscata a Giuseppe Grigoli, socio del boss Latitante Matteo Messina Denaro. I 30 lavoratori dell'Interspar, il supermercato dell'azienda Logicom collegata al Gruppo 6 Gdo, verranno assunti entro sessanta giorni dalla Esse Emme Srl, gruppo che ha rilevato il punto vendita inserito all'interno del centro commerciale Belicittà di Castelvetrano.
Ad annunciarlo sono il segretario provinciale della Filcams Cgil, Anselmo Gandolfo, il responsabile della Fisascat Cisl di Trapani Domenico Rizzo e il segretario provinciale della Uiltucs Uil Mario D'Angelo a termine dell'incontro che si è tenuto con i rappresentanti dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, con il presidente del nuovo consiglio di amministrazione della Grigoli distribuzione, con la Esse Emme Srl e con i lavoratori.
L'accordo prevede, la cessione in affitto temporaneo, con opzione di acquisto, del punto vendita Interspar da parte del Gruppo Grigoli distribuzione - confiscato all'ex proprietario Giuseppe Grigoli condannato per mafia - alla società Esse Emme che si è impegnata non solo assumere i 30 lavoratori ma ad ampliare il personale di altre cinque unità intercettate nell'ambito dell'intero gruppo confiscato.
Si tratta di un primo accordo, a cui dovrebbero farne seguito dei successivi, per l'acquisizione sempre da parte della Esse Emme dell'intera rete di vendita della Grigoli distruzione.
Quella del fallimento del Gruppo 6 Gdo, avvenuto oltre un mese fa, è una vicenda clamorosa. Perché da un lato vede lo Stato italiano confiscare un’azienda che era gestita da mani mafiose – ma che dava occupazione a 500 persone – portandola in sei anni al fallimento, con la perdita di centinaia di posti di lavoro. Dall’altro lato a rendere ancora più assurda la vicenda, è che lo Stato si è fatto guerra da solo. L’azienda è di proprietà dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati, che aveva presentato una richiesta di concordato al Tribunale, che è stata respinta.
Con il fallimento, finisce anche la possibilità di rinnovare per un altro la cassa integrazione per impiegati e operai della ditta e delle aziende controllate.
Quella dell’assunzione dei 30 lavoratori dell’Interspar è una piccola nota positiva in una storia fatta di negligenze e mancate promesse.
Soddisfazione è stata espressa dai segretari della Filcams Cgil, della Fisascat Cisl della Uiltucs Uil per “l'importante accordo raggiunto con impegno e determinazione dai responsabili dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e dal nuovo Cda della Grigoli distribuzione”.
“Per la prima volta in ambito nazionale – hanno detto i segretari Gandolfo, Rizzo e D'Angelo – un'azienda di tale dimensioni confiscata alla mafia ritorna gradualmente a essere attiva sul mercato garantendo il mantenimento dei livelli occupazionali. Auspichiamo che questo sia un primo passo per la risoluzione definitiva della vicenda che, secondo quanto previsto, dovrebbe risolversi con la completa riapertura di tutti i punti vendita della Grigoli distribuzione e, dunque, con l'assunzione di tutti i lavoratori”.
Soddisfatto anche il sindaco di Castelvetrano, Felice Errante: "La firma di questo accordo e' la conferma che la costanza , l'impegno e la dedizione pagano sempre, erano in tanti che non avrebbero scommesso un centesimo sulla felice risoluzione di questa problematica ed altrettanti ci avevano criticato dicendo che perdevamo tempo ed energie per una battaglia persa in partenza- afferma Errante- la firma di questo accordo e' la migliore risposta a quei disfattisti. Noi abbiamo ritenuto che fosse di  vitale importanza portare avanti questa battaglia per salvaguardare centinaia di  posti di lavoro ed abbiamo lottato con grande convinzione non lesinando alcun impegno- continua il primo cittadino-l'auspicio ora e' che detto accordo possa salvaguardare integralmente i livelli occupazionali restituendo ai lavoratori, oltre ad un impiego ed un reddito, anche quella dignità che qualcuno aveva provato a sottrar loro. Mi sia consentito ringraziare per l'impegno le istituzioni centrali e territoriali dello stato, le forze sindacali e i lavoratori per la compostezza e l'equilibrio manifestati anche nei giorni più bui della vicenda."