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05/08/2014 06:05:00

Deja vu monumento ai Mille di Marsala. Possono ricominciare (ancora) i lavori

Riprendono i lavori al monumento ai Mille di Marsala. Decine e decine di volte i giornali hanno titolato così negli ultimi 30 anni a proposito dell’opera incompiuta per eccellenza in provincia di Trapani. “Inaugurato il cantiere”. “Cominciano i lavori”. “Aggiudicato l’appalto”. Una storia infinita, e ancora oggi continua dopo mille peripezie di un monumento mai nato. Di un simbolo della cattiva amministrazione, della sciatteria tutta siciliana. Di una città che non riesce a dare un monumento all’avvenimento che ha segnato la sua storia, per non dire quella di una nazione intera. E il monumentino ai mille, adesso, per l’ennesima volte, può essere ripreso. Possono ricominciare i lavori di completamento del primo lotto funzionale del progetto Mille Luci, quello che ha vinto il concorso di idee nel 2007 per mettere la parola fine alla storia dell’incompiuta per eccellenza. I lavori – l’ennesimo appalto – è stato aggiudicato alla ditta Salvatore Terranova di Mazara. Dovrà continuare, e completare, i lavori cominciati dalla R3 Costruzioni di Acireale. L’impresa mazarese si è aggiudicata i lavori applicando un ribasso di circa il 36% sull’importo a base d’asta fissato a 101 mila euro. La somma deriva dal ribasso d’asta operato 5 anni fa dalla R3, quando si aggiudicò l’appalto per 600 mila euro. I lavori al surrogato del monumento ai Mille, si sono fermati un anno fa, quando dopo l’ennesimo stop ai pagamenti la ditta di Acireale ha deciso di tagliarsi fuori dalla vicenda. Diversi sono stati gli stop ai lavori. E la zona risulta degradata, abbandonata, e luogo per bivacchi. Urgente sarà allora mettere in sicurezza l’area.
Il progetto del surrogato del monumento ai Mille insiste ormai da parecchi anni e mira rifare semplicemente il look al catafalco in cemento armato che fa bella mostra di sé sul lungomare di Marsala. Quel catafalco è stato cominciato negli anni 80 e quello che si voleva costruire era un gran monumento secondo il progetto dell’architetto Mongiovì degli anni ’60. Poi l’opera, o meglio quel poco che era stato fatto, venne dichiarata abusiva. Allora nel 2007 venne fatta una gara di idee e vinse il progetto più economico, da 4 milioni di euro, dell’architetto catanese Ottavio Abramo. Adesso quello che si sta tentando di costruire è appena il primo stralcio del progetto più volte rimaneggiato. I lavori sono cominciati nel 2011 con la ditta R3 Costruzioni di Acireale. Si tratta di coprire la struttura esistente e di farne una terrazza coktail. Al momento siamo ad un punto morto, il surrogato è sempre in stato di abbandono. I soldi per il primo stralcio di questo monumento arrivano per la maggior parte dalla Cassa depositi e prestiti. Tutti aspettavano quel famoso finanziamento promesso nel 2010 nell’ambito dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’unità d’Italia. Finanziamento da 1 milione di euro promesso dall’allora governo Berlusconi. Ma dei soldi non c’è traccia.