La Dia di Palermo ha apposto i sigilli ad un patrimonio da circa 6,5 milioni di euro riconducibile al boss Giovanni Falsone, arrestato a Marsiglia nel 2010, e a tre persone ritenute legate a lui. Tra queste il referente di Eurospin in Sicilia, Ferdinando Bonanno. Per aprire nuovi punti vendita ad Agrigento e in provincia, avrebbe contattato lo stesso boss e avrebbe ricevuto il benestare di Bernardo Provenzano e Matteo Messina Denaro. Così la catena di supermercati era sbarcata nell’agrigentino, con l’apertura dei nuovi esercizi a Campobello di Licata e a Palma di Montechiaro.
La Dia ha sequestrato le quote sociali di Eurospin riconducibili a Bonanno, il quale è stato condannato lo scorso anno per associazione mafiosa e deceduto a dicembre, su disposizione della sezione misure di prevenzione del tribunale di Agrigento. I provvedimenti hanno colpito anche i beni riconducibili anche a Giuseppe Capizzi, uomo d'onore di Ribera, e Giovanni Marino, imprenditore di Canicattì.
In particolare, secondo i giudici di Agrigento, l'attività imprenditoriale di Bonanno sarebbe stata fortemente agevolata dal contributo di importanti esponenti della mafia agrigentina e l'ampliamento della penetrazione commerciale di Eurospin in Sicilia, con la creazione di posti di lavoro distribuiti alla manovalanza delle cosche e ai loro familiari, avrebbe visto in affari boss e imprenditori.
Tra i beni sequestrati, oltre alle quote della società Eurospin di Bonanno, equivalente al 6%, un negozio di cristalleria e articoli da regalo riconducibile alla moglie dell'imprenditore, le quote di un'altra società di commercio alimentare di Paternò in mano ai figli di Bonanno e il saldo di 27 conti correnti intestati ai suoi eredi. I sigilli sono stati apposti anche ad una azienda di coltivazioni di cereali e di allevamento di animali a Campobello di Licata, a tredici fabbricati, un terreno agricolo, le quote della società di lavori edili e stradali LAES, sempre a Campobello, e ancora un'azienda di colture viticole e olivicole e due terreni a Ribera e Villafranca Sicula.